L'amante / Marguerite Duras; trad. di Leonella Prato Caruso. Milano: Feltrinelli, 1988.
L'amante è uno di quei libri che ho più volte preso in considerazione per la lettura, ma non ho mai letto fino a quando - dopo aver terminato Atti osceni in luogo privato - mi è venuta voglia di leggere alcuni dei romanzi che scandiscono il percorso di crescita e formazione del protagonista. E L'amante è uno di questi.
Non so cosa è stato: forse avevo aspettative troppo alte, o forse ero tesa e distratta, fatto sta che la storia della quindicenne francese che vive in Indocina in virtù del lavoro dei genitori e diventa l'amante di un ricco cinese, dei suoi rapporti complessi con la madre e i fratelli, della sua decisione di diventare una scrittrice, mi è rimasta quasi totalmente estranea.
Mi sono chiesta se un libro come questo poteva fare un effetto diverso quando è uscito, circa 30 anni fa, a una generazione che veniva da altre battaglie politiche e sociali, ma sinceramente non ho trovato la chiave giusta di lettura e certamente per mia incapacità. Ma, poiché - per quanto mi riguarda - ciò che leggo deve in qualche modo parlarmi (cioè risuonare con quello che sono io e con la mia sensibilità), alla fine sono rimasta delusa perché non mi sono emozionata.
Ovviamente ben vengano tutte le opinioni diverse e se qualcuno ha voglia di suggerirmi una chiave di lettura di quello che ho letto senza partecipazione gliene sarò eternamente grata ;-)
Voto: 2,5/5
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