Il giorno più bello / Mabel Morri. Milano: Rizzoli Lizard, 2017.
Di Mabel Morri avevo letto a suo tempo 500 milioni di stelle, la versione a fumetti di un romanzo di formazione raccontato con tocco delicato.
Questo tocco delicato è la caratteristica principale anche del suo nuovo lavoro, Il giorno più bello, che racconta la storia di tre amiche, Tina, Vane e Gio, che sono cresciute insieme e che ora sono a un momento importante del loro percorso, il momento di decidere se fare il salto nella vita adulta con tutto quello che comporta oppure rimanere sempre in un limbo da tarda adolescenza.
Il motore degli eventi è Tina quando annuncia alle sue amiche che sta per sposarsi. Da qui l'inevitabile reazione a catena che produce in Vane e Gio una riflessione da troppo tempo rimandata: Vane ha una storia con Eva, ma non vuole veramente impegnarsi e solo la pazienza di quest'ultima consente - nonostante i loro numerosi allontanamenti - che la loro storia vada avanti; Gio ha storie brevi e poco significative, e tende a sfuggire agli uomini con cui probabilmente potrebbe costruire qualcosa di più importante.
Tra viaggi verso il Salento, terra d'origine di Tina dove si svolgerà il matrimonio, uscite serali, confessioni reciproche, interminabili chat su whatsapp, le tre amiche si metteranno di fronte a se stesse per comprendere che la strada verso la felicità - o quantomeno il tentativo di cercarla nella sua intrinseca instabilità - è certamente in salita e richiede impegno, ma non esistono scorciatoie che non passino per l'affrontare la fatica di essere adulti.
I disegni di Mabel Morri sono buffi e divertenti, oltre che precisi nell'esprimere gli stati d'animo e originali nell'inventare inquadrature insolite; le tre amiche e il mondo che ruota loro intorno portano con sé una ventata di freschezza, anche nei momenti di tristezza. Il tono nel complesso rimane leggero e il racconto guarda alla vita con un ottimismo financo eccessivo (per come sono fatta io!).
A parte qualche difficoltà nel cogliere immediatamente gli scarti temporali e le discontinuità del racconto - che non sempre a mio parere sono del tutto intuitive (ma io sono una che osserva poco) - Il giorno più bello è un graphic novel gradevole per i disegni e per la storia, che ben colgono l'incertezza di una generazione.
Voto: 3/5
giovedì 10 agosto 2017
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