Fino a un po' di mesi fa praticamente nemmeno sapevo chi fosse LP (al secolo Laura Pergolizzi, una cantautrice statunitense di evidenti origini italiane). Poi, grazie alla mia amica C. che ne è fan sfegatata, mi incuriosisco e mi rendo conto che è lei che canta una delle canzoni che negli scorsi mesi ha spopolato di più nelle radio (che io non ascolto!), Lost on you. La canzone è interessante e così compro l'omonimo album ed entro anche io nel tunnel dei ripetuti ascolti.
La voce di LP è potente, le melodie sono moderne e al contempo ricordano alcune sonorità degli anni Ottanta e Novanta (a tratti mi fanno venire in mente alcune cose di Cindy Lauper). Lei è un personaggio affascinante.
Cosicché quando è stato annunciato il suo concerto alla cavea dell'Auditorium per la rassegna Luglio suona bene, ho deciso che poteva valere la pena andare a vedere e ascoltare LP dal vivo.
Qualche giorno prima ci arriva una mail per informare i possessori dei biglietti di presentarsi ai cancelli con un certo anticipo al fine di consentire i controlli di sicurezza che da quest'anno sono previsti a tutti i concerti. E così, sapendo che all'Auditorium fanno sempre storie sull'uso delle macchine fotografiche, decido che per questa volta non vale la pena nemmeno portarsela dietro. Mi limiterò a fare qualche foto (ovviamente orribile, come si può vedere!) con il cellulare.
Io e F. siamo in tribuna centrale, in un punto da cui la visuale è perfetta. Sul palco - molto sobrio - campeggia un grande telo di fondo con la scritta LP. In breve tempo la cavea è quasi interamente gremita di gente (tranne i due posti accanto a me!), e quasi in perfetto orario Laura e la sua band salgono sul palco.
Le prime canzoni, da Muddy waters a Other people, a Tightrope e Up against me, bastano a infiammare un pubblico che non aspetta altro che alzarsi dai suoi sediolini e affollarsi sotto il palco per tentare di stringere la mano di Laura o per lanciarle dei regali.
LP non solo non si sottrae, ma coglie ogni momento buono per mettere firme e guardare i tanti regali dei suoi fans. La sicurezza va presto in tilt, non solo perché è assurdo e impossibile stare dietro a tutti quelli che fanno foto e video (cosa che in teoria sarebbe vietata!), ma anche perché è difficile far rimettere tutti a sedere. E quando ci riescono è la stessa Laura che addirittura scende dal palco, immediatamente circondata e quasi braccata dai suoi fans, ma lei non perde neanche per un attimo il sorriso né si risparmia con la voce per tutto il prosieguo del concerto.
Alla fine canterà tra le altre Strange, Death Valley, Levitator, You want it all, Tokyo sunrise, No witness e ovviamente Lost on you (e per la scaletta devo ringraziare la mia fonte F.!).
Sulle ultime canzoni e poi per l'agognato bis in cui LP ci offrirà un'esecuzione della bellissima Into the wild, il pubblico offrirà una bellissima coreografia accendendo le torce dei cellulari (la versione moderna dei vecchi accendini) e ballando a ritmo di musica.
Non un concerto per apprezzare specificamente l'aspetto musicale, ma uno spettacolo da godere con tutti i sensi.
Voto: 3,5/5
sabato 8 luglio 2017
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Figata!
RispondiEliminaGrande LP.