Per sempre / Assia Petricelli e Sergio Riccardi. Latina: Tunué, 2020.
Questo graphic novel realizzato dagli autori che con Cattive ragazze hanno vinto il Premio Andersen è dedicato a quel momento dell’adolescenza - complicato e magico allo stesso tempo – in cui si comincia a fare i conti con l’amore e a interrogarsi su di esso e sul proprio corpo.
Siamo in pieni anni Novanta, come si capisce dalla colonna sonora che attraversa questa storia. Viola ha 17 anni e, come ogni estate, insieme ai suoi genitori e a suo fratello più piccolo, va nel villaggio estivo del sud per trascorrere le vacanze. Qui Viola ha il suo gruppo di amiche con cui trascorre le giornate in spiaggia e le serate fuori. Tutte sono alle prese con i primi amori: Valeria è già fidanzata ufficialmente, Renata, che ha qualche chilo di troppo, fa i conti con il proprio corpo e con l’accettazione altrui, Viola – che come tutti noi a quell’età non si piace granché – ha una cotta per Fabrizio, il ragazzo dagli occhi verdi che frequenta il suo gruppo, ma pensa di non avere speranze.
Mentre le giornate procedono tra litigi familiari e parziali incomprensioni, in particolare con la madre, Viola conosce un misterioso ragazzo del posto, Ireneo, che sta riparando la barca del nonno per rimetterla in mare. I loro incontri avvengono alla “controra”, quel momento della giornata in cui i turisti si rinchiudono nelle loro case e bungalow a riposare perché fa troppo caldo per uscire, ma che offre a Viola l’occasione di scoprire un mondo e persone diverse da quelli che è abituata a frequentare. In una di queste sue escursioni la ragazza conosce e fa amicizia con una matura coppia di lesbiche, Lili e Paola, che si divide tra il proprio camper e la spiaggia. La conoscenza con Ireneo e con le due donne aiuterà Viola a vedere le cose che aveva sempre date per scontate in maniera diversa e a poco a poco a cercare un punto di vista autonomo rispetto alle persone e soprattutto rispetto all’amore.
Alla fine di questa estate che metterà Viola di fronte ai temi importanti della vita, come l’amore, l’amicizia, la morte, la ragazza avrà fatto un passo in più verso l’età adulta e sarà pronta ad affrontare i rapporti familiari e affettivi, e più in generale il suo futuro, in maniera più consapevole e libera.
E imparerà che in amore il “per sempre” non riguarda necessariamente il tempo, bensì il segno che un rapporto lascia nella nostra storia personale e il significato che assume per la nostra vita futura.
Il graphic novel di Assia Petricelli e Sergio Riccardi – pur nella sua semplicità – mi ha commossa, forse perché mi sono riconosciuta molto nel modo di essere di Viola, nel suo imbarazzo, nella sua curiosità, nella sua ricerca di un punto di vista autonomo e nel suo senso di distanza dagli altri. E poi perché, nonostante qualche personaggio un po’ stereotipato, in generale i protagonisti di questo romanzo a fumetti sono tridimensionali e veri, e si finisce per appassionarsi alle loro storie.
Contribuiscono a questa identificazione i disegni colorati e vivaci di Riccardi che si soffermano in maniera accurata sui dettagli, sia quelli fisici e delle espressioni del volto, sia quelli dei luoghi.
In definitiva, una bella lettura che consiglio agli adolescenti di oggi per capire che, nonostante tutto, non sono molto diversi da quelli di ieri, nonché agli adulti come me che nella storia di Viola ricorderanno un passato ormai abbastanza lontano e potranno valutare la strada fatta, magari anche aggiustando il tiro nei confronti dei propri figli adolescenti, qualora li abbiano.
Voto: 3,5/5
lunedì 8 marzo 2021
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