venerdì 5 settembre 2025

28 domande per innamorarsi / Indyana Schneider

28 domande per innamorarsi / Indyana Schneider; trad. di Veronica La Peccerella. Roma: Edizioni di Atlantide, 2022.

Ho iniziato a leggere questo libro con un po’ di apprensione. Ho ormai un’età tale che le storie rivolte primariamente al pubblico giovanile mi lasciano un po’ perplessa in quanto tendo a trovarle superficiali o comunque troppo legate a un momento della vita che per me è inevitabilmente passato.

Dunque, di fronte alla storia di Amalia, aspirante cantante lirica australiana che si trasferisce a Oxford per studiare e di cui seguiamo l’evoluzione individuale e sentimentale nel corso di circa quattro anni, ho avuto all’inizio un atteggiamento piuttosto scettico.

In realtà, man mano che andavo avanti nella lettura, Amalia mi ha progressivamente conquistata, grazie alla stratificazione del suo personaggio e alla sincerità dei sentimenti che esprime. Al centro del racconto di Indyana Schneider – che è effettivamente una cantante lirica – ci sono due grandi passioni, con tutti gli alti e bassi cui inevitabilmente tutte le passioni vanno incontro nel corso della vita: quella per la musica, di cui l’esistenza di Amalia è innervata, e quella per Alex, un’altra studentessa di Oxford, di qualche anno più grande, di cui Amalia diventa prima grande amica e poi si innamora, ricambiata.

Intorno a queste due grandi passioni si muovono molti altri elementi che compongono l’esistenza ancora in divenire, ma già complessa, di questa giovane donna: la famiglia lontana, ma centrale; le amiche, quelle storiche e quelle nuove; le difficoltà con lo studio e poi con il lavoro.

A differenza di altre scrittrici che percepisco molto generazionali e con cui non riesco a entrare in sintonia perché sento forte la distanza sia sul piano della scrittura che dei contenuti narrativi, del romanzo della Schneider ho invece apprezzato la sua capacità di parlare a tutti, anche al di là della sua generazione. Non v’è dubbio che la protagonista appartenga a una generazione con caratteristiche differenti dalla mia (e se ne trovano diversi segnali qua e là nella narrazione), ma i sentimenti, le emozioni, e i dubbi che esprime Amalia li ho sentiti vicini e universali, anche quando i riferimenti di contesto non mi appartenevano completamente.

Insomma, mi sono emozionata e ho seguito con interesse e apprensione questa storia d’amore, che pur essendo una storia tardoadolescenziale e avendo come protagoniste due ragazze, mi pare possa parlare a chiunque nella vita si interroghi sul senso dell’amore.

Mi sarebbe piaciuto poter ascoltare la musica contenuta nei frammenti di spartito di cui è disseminato il romanzo, ma non ho trovato alcuna app gratuita che leggesse per me la musica e la riproducesse (qualcuno ha conoscenze in questo senso?), visto che io a riguardo sono completamente negata! Ma pazienza.

Voto: 3,5/5

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