mercoledì 3 settembre 2025

Mostre a Roma a Ferragosto: Tina Modotti e George Hoyningen-Huene

Approfitto di un raro - per me - ferragosto romano per andare a visitare due mostre di fotografia in corso a Roma, ossia Tina Modotti. Donna, fotografa, militante. Una vita fra due mondi, al Museo di Roma in Trastevere, e George Hoyningen-Huene. Art. Fashion. Cinema, a Palazzo Braschi.

La prima mostra, gratuita con la Mic card, occupa un’ala del secondo piano del Museo di Roma in Trastevere, dove sono in corso altre due mostre non fotografiche. Si tratta di una mostra piuttosto piccola – una sessantina di foto – provenienti dalla collezione della Fototeca dell’Istituto Nazionale di Antropologia e Storia (INAH) della Città di Pachuca Hidalgo, la più grande Fototeca Iberoamericana.

La mostra racconta da un lato il percorso fotografico della Modotti, dalle prime foto di still life – nate dalla frequentazione del grande fotografo Edward Weston - passando per il reportage sulle donne di Tehuantepec fino ad arrivare alle foto realizzate a Berlino e a Madrid negli ultimi anni della sua breve vita, dall’altro il percorso umano e politico di questa donna che è stata al centro del complesso momento storico che l’Europa e il mondo hanno vissuto nella prima metà del Novecento, abbracciando l’ideologia comunista ma dimostrando soprattutto una mente eclettica, poliedrica e aperta sul fronte sia artistico che umano.

Della mostra mi sono piaciute soprattutto le integrazioni di tipo documentario, ossia le lettere, le poesie, le testimonianze lasciate dalla Modotti, che per quanto mi riguarda mi hanno consentito di interpretare, spero più correttamente, il suo rapporto con la fotografia e con la vita.

La seconda mostra che sono andata a visitare è quella dedicata a un’altra figura di grande rilievo nella storia della fotografia, sebbene meno conosciuta per il grande pubblico, George Hoyningen-Huene.

La mostra, curata da Susanna Brown, espone oltre 100 fotografie organizzate in 10 sezioni, che raccontano il percorso umano e artistico di questo grande fotografo, nato a San Pietroburgo nel 1900 da una famiglia altolocata, e morto a Los Angeles nel 1968. Hoyningen-Huene fu soprattutto fotografo di moda, lavorando per molti anni per la rivista Vogue e successivamente per Harper’s Bazaar, e nell’ambito della moda fu un maestro indiscusso nella gestione della luce e nella composizione fotografica, traendo ispirazione dai balletti russi, dall’antichità classica, dal surrealismo, dalle atmosfere dei ruggenti anni Venti. Mi ha colpito sapere che la sua foto forse più iconica, Divers, che ritrae Lee Miller e Horst P. Horst, compagno del fotografo, di spalle con costumi da bagno, e fa pensare a un’ambientazione marina, è stata in realtà realizzata sul terrazzo della sua casa.

Hoyningen-Huene fu infatti uno sperimentatore e un precursore su molti fronti, ad esempio nel ritrarre i nudi maschili come statue antiche, o ancora nella scelta e nell’uso del colore dopo l’avvento della Kodachrome, o ancora nel lavoro di direttore dei costumi e dei colori negli anni di massimo splendore del cinema hollywoodiano.

Il fotografo in tutta la sua carriera fu al centro della vita culturale e intrattenne direttamente rapporti con moltissime figure rappresentative di diversi contesti, da Salvador Dalì a Jean Cocteau, da Coco Chanel alla già citata Lee Miller, da Joséphine Baker a Sophia Loren, e visse una vita personale e professionale libera e sfaccettata, che appare moderna persino a noi.

Voto: 3/5 (Modotti); 4/5 (Hoyningen-Huene)

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