Andare a vedere gli spettacoli della premiata ditta Rezza-Mastrella è ormai diventata quasi una consuetudine e, al netto delle sorprese legate al singolo spettacolo, si sa anche già cosa aspettarsi.
Quest’anno decidiamo di convergere su Bahamut, che vede Antonio Rezza – mattatore assoluto come sempre sul palco – affiancato da due attori che interpretano personaggi secondari e lo aiutano in alcune sue performance fisiche.
Questo perché ci sono due principali costanti negli spettacoli di Rezza: la prima è una forte componente di fisicità che conferisce allo spettacolo un sapore quasi circense (Rezza, nonostante l’età non più giovane, riesce a tenere ancora benissimo il palco da questo punto di vista, grazie al suo fisico asciutto e nervoso), la seconda è l’assenza di una vera e propria narrazione, perché dentro gli spettacoli di Rezza e Mastrella ci sono delle suggestioni, ci sono dei personaggi che ritornano, ci sono dei temi, ma tutte queste cose si tengono insieme in maniere creative e talvolta insensate. A questo flusso di parole che si accompagna ai movimenti di Rezza sul palco, alle sue facce e ai suoi strani travestimenti, bisogna dunque letteralmente arrendersi, lasciarsi andare, senza provare a capire troppo, a cercare spiegazioni, ma facendosi trascinare nell’energia vitale e nella risata, cui è impossibile sottrarsi.
In realtà c’è una terza costante nei suoi spettacoli: il fattore sorpresa. Da Rezza ci si può aspettare quasi di tutto: essere trascinati sul palco (come era capitato a me all’ultimo spettacolo), essere individuati nel pubblico e insultati per qualche motivo a caso (come la signora a cui si rivolge accusandola di stare dormendo), o ritrovarsi al buio ed essere colpiti da pallonata (come accade a un certo punto di questo spettacolo).
Insomma, gli spettacoli di Rezza sono in parte degli happening, che poi è anche la loro forza sennò diventerebbero ripetitivi e noiosi.
Non c’è dubbio che la formula col tempo – proprio perché ha delle costanti – finisca per ripetersi ed essere un po’ prevedibile, e forse è anche per questo che a questo giro sono rimasta meno folgorata.
Però, rispetto a tanti spettacoli paludati di teatro aulico ma privi di emozione non avrei dubbi a scegliere sempre gli spettacoli folli, scombinati ma divertenti di Antonio Rezza e Flavia Mastrella.
Voto: 3/5
lunedì 27 gennaio 2025
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