mercoledì 3 dicembre 2025

Crossing Istanbul

Siamo a Batumi, in Georgia. Lia (Mzia Arabuli), una ex insegnante di storia, dopo la morte di sua sorella, decide di partire per Istanbul alla ricerca di sua nipote Tekla, una ragazza trans, che a suo tempo è stata rifiutata dalla famiglia. A lei si unisce Achi (Lucas Kankava), un giovane che vive con il suo fratellastro e la moglie di lui e cerca un’occasione per andare via.

Una volta a Istanbul, nelle loro peregrinazioni nei quartieri abitati dalle donne trans, la loro strada incrocerà quella di Evrim (Deniz Dumanli), che sta finalmente per ottenere i suoi nuovi documenti come donna, e nel frattempo lavora per un’associazione che aiuta le donne trans e cerca l’amore.

Il film di Levan Akin, che nella versione originale si intitola semplicemente e significativamente Crossing, è un racconto on the road, fatto di tanti incontri, ma anche di assenze.

Tutti i protagonisti e i comprimari di questo racconto sono alla ricerca di qualcosa o di qualcuno, dopo che la vita li ha spinti ai suoi margini e li ha privati della possibilità di amare e di essere amati.

Nell’incrocio dei loro destini in una città che è di per sé stessa un crocevia di popoli e culture, nessuno di loro troverà quello che sta cercando o che pensa di volere, ma sarà quello di cui hanno bisogno a trovare ciascuno di loro. Achi troverà quella figura materna che non ha mai avuto, Lia dei figli da amare nonostante tutto, Evrim forse finalmente riconoscerà di meritare di più.

Di fronte a famiglie lacerate o inesistenti, è solo attraversando i confini di sé e superando le difese che ognuno si è costruito per difendersi dal mondo che diventa possibile costruire relazioni e darsi nuove possibilità.

Bellissima questa Istanbul filmata in modo così poco stereotipato, ma al contempo così riconoscibile; apprezzabilissima la scelta di non cedere al lieto fine, ma di aprire comunque la porta alla speranza dei sentimenti.

Bel film. Da vedere.

Voto: 3,5/5


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