Dopo aver scoperto qualche mese fa la bravura di Roberto Mercadini seguo regolarmente la sua pagina per avere aggiornamenti sulle tappe del suo tour. Così, appena ho scoperto una nuova puntata romana con il monologo dedicato a Leonardo e Michelangelo ho immediatamente acquistato i biglietti.
La location è un posto oggettivamente un po' particolare, la libreria esoterica Harmonia Mundi, che Mercadini dice essere uno dei posti che ama di più tra quelli in cui si esibisce. Alla fine, dal mio punto di vista è piuttosto indifferente e quello che conta è il suo monologo/lezione, come lo definisce lui stesso.
Mercadini ci parla di Leonardo e Michelangelo, due grandissimi artisti della stessa epoca che si sono incontrati in una sola circostanza senza "prendersi", fors'anche perché molto diversi se non opposti caratterialmente e nel loro approccio all'arte, pur essendo entrambi interessati a utilizzare l'arte per mostrare qualcosa di invisibile agli occhi.
È proprio da questa riflessione che prende avvio la galoppata di un'ora e mezza che Mercadini compie nella vita, nelle opere e nel mondo di Leonardo prima e di Michelangelo poi. Come ho già imparato nel mio primo incontro con lui, il suo modo di raccontare è da un lato documentatissimo e ricchissimo di informazioni e dall'altro virato all'intrattenimento in quel suo stile unico e inimitabile, che ti fa ridere e pensare nello stesso tempo.
Si esce dallo spettacolo sapendone certamente di più, e anche con parecchie curiosità che poi sta a ciascuno eventualmente approfondire.
La presenza nel pubblico di numerosi ragazzi e giovani mi conferma ancora una volta che non sono gli argomenti a non interessarli - come a volte sembrerebbe - ma ciò che fa la differenza è il modo in cui vengono presentati e la capacità - che certo Mercadini ha sviluppato all'ennesima potenza - di catturare l'attenzione e di mantenere il ritmo.
Se si pensa che Mercadini ha una formazione da ingegnere elettronico e ha lavorato per dieci anni come ingegnere informatico in un'azienda prima di dedicarsi al teatro, ci si convince ancora di più di due cose: primo, che la curiosità è un bene prezioso e da coltivare; secondo, che certi talenti possono essere nascosti nelle persone più impensate! ;-)
Voto: 3,5/5
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