sabato 11 febbraio 2023

Steve Wynn. Unplugged in Monti, Teatro Basilica, 18 gennaio 2023

Sono in crisi di astinenza da musica dal vivo. La ripresa post-pandemia di questo settore - in particolare a Roma - non è stata particolarmente entusiasmante, cosicché mi affido ad Unplugged in Monti per ritrovare questo piacere un po' dimenticato e anche per scoprire nuove location decisamente interessanti.

In questo caso la location ha molto contribuito alla decisione di prendere i biglietti: né io né F. conoscevamo il Teatro Basilica, uno spazio per spettacolo e concerti incastonato nella navata centrale della cripta della Scala Santa di Piazza San Giovanni.

Anche Steve Wynn, appena si affaccia al palco (non posso dire "sale" perché lo spazio è organizzato con i posti a sedere in discesa, una specie di gradinata), dice che è un privilegio poter suonare in un contesto del genere.

Personalmente non sono una fan di Wynn e non lo ero nemmeno dei The Dream Syndicate, il gruppo di cui era leader e con cui ha conquistato il successo, per cui mi accosto a questo concerto con spirito profondamente "laico".

Wynn non è più un giovanotto (è del 1960) e un po' quando lo vedo sul palco mi fa l'effetto Claudio Baglioni. Anche l'età media del pubblico è piuttosto alta, e mi accorgerò man mano che tra gli spettatori ci sono molti fan della prima ora e appassionati vari che conoscono le sue canzoni a memoria.

Wynn comincia a suonarci le sue canzoni accompagnato dalla chitarra, intervallandole con un po' di chiacchiere in cui ci racconta aneddoti, curiosità e altro, spesso anche di carattere personale.

Il suo stile low profile, che inizialmente mi lascia un po' perplessa, col passare del tempo me lo fa apprezzare sempre di più e a poco a poco vengo anche io trascinata nel suo sound che risulta al contempo vintage e senza tempo. Il culmine si raggiunge con l'esecuzione in acustico di There will come a day, durante la quale alcuni del pubblico cantano e qualcuno tira addirittura fuori un'armonica a bocca per accompagnare Steve.

Il primo bis è praticamente d'obbligo, mentre il secondo non è scontato ed è fortemente voluto dal pubblico.

Per essere il concerto di un cantante che non conoscevo per nulla, posso considerare l'esperienza molto gratificante.

Voto: 3/5

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