sabato 22 marzo 2025

Come sabbia tra le dita / Matsumoto Seichō

Come sabbia tra le dita / Matsumoto Seichō. Milano: Mondadori, 2018.

In una visita pre-estiva da Feltrinelli per fare il pieno per le vacanze estive (ormai un ricordo lontano) scopro questo titolo di Matsumoto Seichō che non conoscevo. E quindi lo compro insieme all'ultimo libro pubblicato da Adelphi che era il mio obiettivo iniziale.

L'estate per me i gialli sono una componente essenziale del relax.

Lo leggo durante il viaggio in treno verso la Puglia e la mia permanenza a casa di mio padre.

Con Matsumoto Seichō si va sempre piuttosto sul sicuro anche se ovviamente non tutti i libri sono allo stesso livello.

Qui ci troviamo di fronte a un poliziesco classico in quanto l'ispettore Imaneshi di Tokyo è chiamato a scoprire l'assassino di un uomo il cui corpo è stato trovato sui binari. L'indagine è lunga e faticosa e si intreccia con le vicende di un gruppo di intellettuali di avanguardia che nel Giappone degli anni Sessanta sta attirando molte attenzioni. Man mano che le indagini vanno avanti, al primo omicidio seguono altre morti sospette apparentemente naturali che l'ispettore ritiene siano tutte collegate all'omicidio iniziale.

Non andrò oltre perché con i gialli è vietato farlo.

In merito invece alle mie impressioni posso dire che, rispetto ad altri libri di Seichō, pur apprezzando sempre il racconto che lo scrittore fa del Giappone di quegli anni e, in particolare, in questo caso, delle ferite lasciate dalla guerra e dai bombardamenti, ho trovato la storia meno appassionante e soprattutto meno approfondita sul piano psicologico per quanto riguarda sia gli investigatori sia le vittime sia l'assassino.

Resta un giallo piacevole e di facile lettura, ma temo che mi rimarrà meno impresso di altri suoi romanzi.

Voto: 3/5

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