lunedì 3 marzo 2025

Alla riscoperta di un pezzo di Puglia

Il racconto di una vacanzina post-natalizia nella mia terra, che riserva sempre belle sorprese.

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Trani e la sua cattedrale
Il Nord barese e l'alta Murgia


Approfitto delle vacanze natalizie per programmare insieme a S. un piccolo ma intenso giro in Puglia. Si parte e si torna a Conversano, mio paese natale e per me dunque luogo del cuore.

Il primo giorno io e S. andiamo all'aeroporto di Bari a ritirare la macchina che abbiamo prenotato con Drivalia, una Lancia Ypsilon un po' vecchietta ma in ottime condizioni.

Ci fermiamo la prima sera a Conversano a mangiare i panzerotti preparati da mia sorella, poi la mattina seguente partiamo per il nostro giro.

Prima tappa è la città di Trani: qui prima facciamo un giro alla villa comunale e arriviamo al punto panoramico da cui si vede il porto e la cattedrale sul retro.

Trani: un cortile
Poi a piedi facciamo tutta la passeggiata lungo il porto e visto che è ora di pranzo ci fermiamo a mangiare una bella fetta di calzone di cipolle e una cartellata (entrambi buonissimi) al Panificio del Porto che consigliamo vivamente.

Quindi arriviamo alla cattedrale dove l'effetto della pietra bianca che si staglia sull'azzurro del cielo è davvero eccezionale. Ci allunghiamo al castello svevo da dove possiamo godere di un altro punto panoramico sulla cattedrale e quindi ci inoltriamo nelle stradine del centro storiche, che sono quasi vuote perché è ora postprandiale e in Puglia è praticamente sacra. Ci allunghiamo quindi al Code cafè che ho trovato nell'elenco dei posti in Puglia che serve specialty coffee. Prendo un primo caffè e comincio a parlare con Vincenzo, il gestore, un vero appassionato di specialty, nonché amico di Luigi Paternoster di Pierre cafè, uno dei primi in Puglia a occuparsi di torrefazione di caffè monorigine e anche a valorizzare la cultura e caffè. Alla fine me ne andrò via con un sacchetto di caffè in grani e due caffè bevuti che Vincenzo mi regala per farmi assaggiare delle cose.

Castel del Monte
Riprendiamo l'auto e ci dirigiamo verso Castel del Monte, il castello di Federico II che si scorge da lontano su una piccola collina della Murgia circondato da campi di ulivo. Parcheggiamo e attraversando un piccolo boschetto arriviamo all'ingresso e partecipiamo alla bella visita guidata che ci racconta origini e utilizzi del castello, le sue caratteristiche architettoniche, alcune vicende storiche legate alla figura di Federico II e alla sua presenza in Puglia.

Quando torniamo alla macchina e già quasi ora del tramonto che ci godiamo attraversando le strade di campagna dell'alta Murgia.

L'ora blu a Ruvo di Puglia
Ci allunghiamo poi fino a Ruvo dove io ho il desiderio di tornare a vedere la bella cattedrale romanica. Riusciamo anche a entrare e a visitare i sotterranei con gli scavi romani. Poi giretto in centro e quindi dritte verso il nostro alloggio per questo primo giorno: la masseria Tarantini che sta nella campagna dell'alta Murgia non lontano da Castel del Monte.

Siamo le uniche ospiti e il proprietario - nonché gestore della fattoria a cui il b&b è collegato - ci dice che ha acceso il fuoco da un paio di giorni per riscaldare camera e casa. Il sistema di riscaldamento è infatti collegato a una grande stufa a legna. In camera accendiamo anche un termosifone elettrico per migliorare il comfort.

L'Alta Murgia
La sera restiamo a mangiare qui grazie alla disponibilità del gestore di cucinare solo per noi. Mangiamo ottimi formaggi di produzione locale, salumi, pane e poi della pasta all'uovo con crema di zucca e pancetta. Tutto casereccio ma molto buono.

Tornate in stanza usciamo sul terrazzino a guardare le stelle. La masseria è davvero isolata e lontana dai centri abitati quindi si vede un cielo stellato che raramente si ha la possibilità di ammirare. Vediamo anche dei puntini luminosi in fila che si muovono e a un certo punto scompaiono: abbastanza inquietanti ma Internet ci rassicura perché troviamo che si tratta dei satelliti Starlink.

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Gravina di Puglia
La zona delle gravine


Il giorno dopo la nostra destinazione è una masseria nella zona di Grottaglie.

Scegliamo di fare una prima sosta a Gravina di Puglia. Appena arrivate facciamo un passaggio al punto vendita di Pierre cafè, che in quel momento è chiuso, ma io non demordo e contatto il cellulare indicato all'ingresso. La signora si è allontanata un attimo ma è appena rientrata. Quindi posso godere degli aromi di caffè di cui è intriso il laboratorio e compro un chilo di miscela classica in grani e un altro sacchetto di monorigine.

Poi, un po' scioccate dal traffico che infesta le strade di Gravina, parcheggiamo e andiamo a piedi al centro storico. Dopo una breve sosta al centro informazioni, ci dirigiamo al punto di partenza del tour Gravina sotterranea che decidiamo di fare sotto la guida di uno dei volontari dell'associazione alla scoperta di una parte dei tanti ambienti sotterranei presenti sotto la città e usati nel corso del tempo come luoghi di deposito di derrate, di lavoro, di incontro e anche come case e luoghi di ricovero per animali.

Masseria fortificata Jesce nella zona di Altamura
Poi infilandoci nelle stradine arriviamo alla gravina e al ponte-acquedotto che l'attraversa. Cerchiamo i punti panoramici per uno sguardo d'insieme sulla gravina e sul paese, una specie di Matera in tono dimesso come dice S.

Prima di ripartire compriamo mozzarelle e un formaggio e poi ci muoviamo verso Altamura. È ora di pranzo: in centro storico ci fermiamo all'antico forno di Santa Chiara dove mangiamo un paio di pezzi di focaccia a testa e prendiamo del pane per la cena della sera.

Quindi ci perdiamo nelle strade del centro storico, tra chiese, palazzi nobiliari, e soprattutto i tipici claustri, degli spiazzi che si aprono tra le strade e su cui si affacciano diverse case.

Un po' stanche di camminare ci dirigiamo verso la nostra destinazione non senza prima esserci fermate varie volte lungo la strada, prima a vedere una delle masserie fortificate di cui è ricca la zona (nello specifico la Jesce), poi a fare delle foto alla bellissima campagna.

La Masseria Celano
Arriviamo infine alla Masseria Celano che è quasi buio. Ci accoglie Andrea che ci illustra il nostro monolocale realizzato nelle vecchie stalle dello iazzo che ha ereditato dalla nonna e dove si è trasferito dopo aver studiato a Napoli.

Il posto è bellissimo, curato in ogni dettaglio, con arredo e scelte architettoniche molto rispettose e in linea con le tradizioni locali. Dormiamo benissimo e la mattina dopo ci attende una splendida colazione nella saletta apposita, dove abbiamo una colonia di gatti affettuosi che ci attende fuori dalla porta.

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Taranto
Taranto e Grottaglie


La mattina di questo penultimo giorno di vacanza la dedichiamo alla città di Taranto che io non conosco per niente.

Arrivando facciamo la prima sosta alla concattedrale moderna di Gio Ponti che sta in un quartiere a sud della città. Entriamo a visitare l'interno e a fare qualche foto in questa chiesa cosi diversa da tutte quelle che abbiamo visitato fin qui.

Andiamo poi verso il centro. Parcheggiamo in piazza Archita e ci dirigiamo subito al MArTA, il museo archeologico della città che nelle sue oltre 25 sale ospita straordinari reperti che raccontano la storia della Puglia dalla preistoria fino al Medioevo, in cui spiccano in particolare i reperti di età greca e romana. Trascorriamo quasi un'ora e mezza nel museo, poi ci dirigiamo verso il centro storico attraversando il ponte girevole. Alla nostra sinistra il mare grande, e alla nostra destra il mare piccolo su cui incombe all'orizzonte il profilo dell'Ilva.

Nel centro storico di Taranto
Attraversiamo l'isola che racchiude il centro storico e dove si alternano palazzi nobiliari ristrutturati (pochi invero) e molti palazzi e chiese cadenti, o addirittura parzialmente distrutte. La passeggiata lungo il mare piccolo è una catalogo di facciate decadenti e cadenti che richiamano alla mente l'immaginario di Cuba.

A me la passeggiata piace moltissimo e questa decadenza ispira moltissimo a livello fotografico anche se sento la ferita che questa città si porta dentro e non posso non fare riflessioni su quale possa essere il destino di questa città e se prima o poi anche qui arriverà la gentrificazione del centro storico e il suo completo recupero.

Dopo un frugale pranzo e un caffè riprendiamo la macchina e torniamo alla nostra masseria per riposare. Poi verso l'ora del tramonto usciamo alla volta di Grottaglie dove vogliamo innanzitutto fare dei giri al quartiere delle ceramiche per il qualche abbiamo ricevuto consigli dal nostro host la cui casa è punteggiata di tantissimi pezzi bellissimi.

La campagna vicino Grottaglie
Visitiamo i negozi di Enza Fasano, Nicola Fasano, Mimmo Vestita, Antonio Fasano e Marco Rocco. Tutti bellissimi, in particolare questi ultimi tre. Compriamo un po' di pezzi da Antonio Fasano che per noi è il migliore compromesso tra tradizione e innovazione e di cui ci piace l'atmosfera rilassata e non pretenziosa (anche se i pezzi di ceramica di design moderno di Marco Rocco sono davvero belli, sebbene meno tradizionali). Finiamo la giornata con una passeggiata nel centro storico di Grottaglie e una ottima cenetta alla Luna nel pozzo, osteria slow food all'ingresso del centro.

Tornando ammiriamo anche il fenomeno del SAR (l'arco aurorale rosso stabile), un tratto di cielo chiaro e rossastro nel cielo notturno, una piccola aurora boreale ormai visibile anche alle nostre latitudini).

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Martina Franca
La Valle d'Itria e la costa


L'ultimo giorno, dopo aver salutato non senza qualche lacrimuccia la nostra bellissima masseria, ci dirigiamo verso Martina Franca. La giornata è splendente e ci consente di apprezzare al massimo grado un centro storico curatissimo ed elegantissimo, a partire dalla bella piazza centrale e dalla cattedrale. Compriamo una piccola luminaria artigianale durante la passeggiata e ci perdiamo nei vicoli.

Ripartiamo indecise su dove proseguire. Nei dintorni di Locorotondo e Alberobello c'è molto traffico e decidiamo di non fermarci. Ci dirigiamo invece verso la Selva di Fasano attraversando la bellissima valle d'Itria punteggiata di trulli, masserie e ville. Sosta pranzo alla chiesetta di San Michele in Frangesto, nella zona della loggia di Pilato da cui si domina tutto il paesaggio lungo la costa, posto tranquillo e del cuore per me. Poi andiamo verso il minareto alla selva di Fasano ad ammirare questa strana architettura eclettica e le bellissime case che ci sono in questa zona. Quindi scendiamo verso la costa e ci fermiamo a Monopoli.

San Michele in Frangesto
Passeggiata nel centro storico fino al vecchio porto, e breve visita della Rendella, la Biblioteca comunale che sta tra il porto e il centro storico. S. rimane molto colpita dalla bellezza di Monopoli che è per me una cosa bella perché per me è praticamente casa e vederla con occhi nuovi è un regalo. Torniamo dunque verso Conversano passando per il borgo marinaro di San Vito con il monastero dei benedettini e la torre saracena che si colorano della luce del tramonto, poi facciamo la complanare che unisce San Vito a Cozze, e dove per me c'è uno dei pezzi più belli della campagna pugliese, dove i trulli e i colori della terra e delle coltivazioni si sposano magnificamente con i colori del mare e del cielo (in questo caso rosato).

Tra Cozze e Polignano a mare
Tornate a Conversano e dopo esserci un po' riposate, facciamo un bel giro nel centro storico vestito a festa (castello, cattedrale, scalinata del vucciarolo, chiesa di Santa Chiara, piazza del Municipio) e terminiamo la nostra vacanza pugliese con i panzerotti della caffetteria del teatro insieme a tutta la famiglia.

Domani si torna ai luoghi dove viviamo, ma con la luce e il calore della Puglia nel cuore.

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Per una selezione più ampia di foto del viaggio in Puglia si veda qui sul mio profilo Behance.

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