Chi troppo vuole. Mazzacani trova la sua vendetta / Leonardo Palmisano. Roma: Fandango Libri, 2020.
La mia amica V. - dopo aver partecipato a una bella presentazione del libro alla libreria-bistrot di Conversano Skribi - decide di comprarmi e regalarmi questo libro di Leonardo Palmisano, il terzo di una serie di gialli-polizieschi con protagonista il bandito Carlo Mazzacani, capo della Banda dei Santi, un gruppo malavitoso che opera in Puglia ma ha scelto di non affiliarsi alla Sacra Corona Unita.
Qui la narrazione prende le mosse dal ritrovamento in un campo abitato da immigrati che lavorano nella zona di Foggia del cadavere di una prostituta, della testa di un mafioso e di cinque altri corpi non meglio identificati.
Inizia da qui l'indagine della procuratrice di Bari Isa Buonamica, che finirà inesorabilmente per incrociare la propria strada con quella di Mazzacani, poiché a poco a poco emerge che l'omicidio della donna porta il segno di un killer rumeno con cui il bandito ha un conto in sospeso.
In realtà, dietro il ritrovamento dei corpi c'è una vicenda ancora più complessa di intrecci tra malavita foggiana, Sacra Corona Unita, 'ndrangheta e politica locale.
Palmisano scrive bene e tratteggia con attenzione i suoi personaggi, non solo quelli principali, cosicché la lettura scorre gradevolmente senza essere superficiale, visto che dietro questa narrativa "di evasione" si riconosce l'approfondita conoscenza che Palmisano ha della realtà pugliese in virtù del suo lavoro e dei suoi studi.
Il romanzo è un'occasione per guardare alla Puglia in un modo un po' meno da cartolina di quanto non si faccia ultimamente, per capirne le complessità e le contraddizioni che ne agitano la vita sociale ed economica e che tengono in scacco tanta gente.
Voto: 3/5
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