Sold-out al Teatro Argentina per l'anteprima del documentario di Graziano Graziani Pina Bausch a Roma, in attesa che sia distribuito nelle sale italiane.
Il documentario, nato da un'idea di Simone Bruscia e Andrés Neumann, racconta come Pina Bausch sia entrata in contatto con Roma nel momento in cui stava preparando due spettacoli sulla città, Viktor (1986) e O Dido (1999). Frammenti video degli spettacoli si alternano alle testimonianze di coloro che l'hanno conosciuta (Mario Martone, Andrés Neumann), studiata (Loretta Bentivoglio), incontrata in quell'occasione (Vladimir Luxuria, Matteo Garrone) o ci hanno lavorato insieme (Cristiana Morganti). Il tutto nella cornice di due spezzoni di intervista con una famiglia rom che abitava nel campo nomadi dove Pina si era fatta portare in quella circostanza per conoscere la città in tutte le sue sfaccettature.
Ne viene fuori il ritratto di un'artista e di una donna in perenne ascolto del mondo circostante per coglierne lo spirito, silenziosa e attenta, a suo agio negli ambienti più diversi, da quelli ufficiali a quelli marginali e underground, e nelle situazioni le più varie, da quelle impegnate a quelle ludiche (viene ad esempio ricordato dei panini con la mortadella che mangiava insieme a Federico Fellini sul set di E la nave va).
Molto interessante conoscere il metodo di lavoro della Bausch che consisteva nella piena immersione nell'ambiente e nell'avvio di un processo creativo attraverso lo scambio relazionale con le persone che lo abitano e con i suoi ballerini, cui assegnava - come ci racconta la Morganti - dei temi, diciamo così delle suggestioni, su cui esprimersi creativamente per poi arrivare alla costruzione collettiva dello spettacolo come fosse un puzzle.
Certamente un personaggio che ha segnato la storia della danza e del teatro della seconda metà del Novecento e che in qualche modo ha cambiato i modi dell'espressione artistica con il suo Tanztheater .
Il documentario di Graziani è anche un modo alternativo per guardare attraverso gli occhi di Pina Bausch la città di Roma e l'Italia e vederne insieme a lei la ricchezza e la complessità, al di là dell'immagine stereotipata.
Una bella serata conclusa con un breve spezzone inedito delle prove di uno spettacolo al Teatro Biondo di Palermo inviato da Mario Martone e con le testimonianze dal vivo di alcuni dei protagonisti del film, in particolare un racconto intenso e divertito della bravissima Cristiana Morganti.
Voto: 3,5/5
giovedì 13 aprile 2017
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