Oceano nero / disegni Bastien Vivès; testi Martin Quenehen; dall'opera di Hugo Pratt. Svizzera: CONG, 2021.
Non sono mai stata un'appassionata di Corto Maltese, anche se l'immagine del marinaio/pirata creato da Hugo Pratt l'ho sempre trovata affascinante e dopo aver visitato qualche anno fa a Bologna una mostra a lui dedicata mi sono incuriosita. Avrei voluto leggere Una ballata del mare salato, poi non l'ho fatto, e così quando Bastien Vivès (uno dei miei fumettisti preferiti) e Martin Quenehen hanno dato nuova vita al personaggio di Corto Maltese ho deciso che era arrivato il momento giusto per incontrare questo mondo.
Ho dunque comprato Oceano nero, la prima avventura del nuovo Corto Maltese, che nell'interpretazione di Vivès si presenta più giovane e un po' più femmineo (quindi in generale più in linea con i tempi), ma parimenti affascinante.
L'avventura raccontata dalla sceneggiatura di Quenehen ha tutti gli ingredienti classici dell'universo di Corto Maltese: una resa di conti tra criminali, un libro misterioso che parla di un tesoro in Perù, avventurieri e vagabondi, una storia d'amore, amici che ricompaiono da un più o meno lontano passato, uno scioglimento finale, mentre Corto parte per nuove avventure.
Il tipo di racconto non è tra quelli che generalmente attirano la mia attenzione: su questo genere tanti anni fa leggevo e amavo Martin Mystère, ma lì per me la curiosità e l'interesse nascevano primariamente dal portare all'attenzione del lettore misteri più o meno bizzarri, documentati in modo abbastanza approfondito seppure romanzati.
Per questi motivi, la storia di Oceano nero mi attraversa senza lasciare troppe tracce, però i chiaroscuri e i primi piani dei personaggi disegnati da Vivès sono qualcosa che rimane dentro a lungo e si imprime nella memoria.
Resto dunque in attesa di nuove avventure del rinnovato Corto Maltese.
Voto: 3,5/5
venerdì 11 febbraio 2022
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