Riserva presso il lago di Ivö |
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La zona orientale: Kivik, riserva di Haväng, Yngsjö, Åhus, lago di Ivö e Kristianstad
Il nostro primo approccio con la parte orientale della Scania è una festa svedese a Furuboda, in un casotto sulla spiaggia. Si festeggia la bimba di un'amica svedese, che vive in Italia, e per un’incredibile coincidenza noi siamo a dormire a pochi chilometri da lì (tra Åhus e Yngsjö) proprio nel giorno in cui è previsto il festeggiamento. Lo scopriamo quando siamo già in Scania e l’esperienza è davvero molto bella, con tanto di momento 'fika'(la pausa caffè e dolci che è una vera e propria istituzione per gli svedesi) e di momento “dopp” (calata nelle gelide acque del Baltico) che solo io e uno svedesone ci attentiamo a fare.
Il nostro primo approccio con la parte orientale della Scania è una festa svedese a Furuboda, in un casotto sulla spiaggia. Si festeggia la bimba di un'amica svedese, che vive in Italia, e per un’incredibile coincidenza noi siamo a dormire a pochi chilometri da lì (tra Åhus e Yngsjö) proprio nel giorno in cui è previsto il festeggiamento. Lo scopriamo quando siamo già in Scania e l’esperienza è davvero molto bella, con tanto di momento 'fika'(la pausa caffè e dolci che è una vera e propria istituzione per gli svedesi) e di momento “dopp” (calata nelle gelide acque del Baltico) che solo io e uno svedesone ci attentiamo a fare.
Nella pineta a sud di Åhus |
La prima verso il lago di Ivö, a nord di Kristianstad, che al suo interno ha un'isola che si raggiunge con un battellino che trasporta auto e persone. Nell'isoletta all'interno del lago c’è una riserva e una bella chiesetta, la più antica in pietra della Scania. Sulla terraferma, poco lontano dal lago, merita una visita il castello di Bäckaskog: se fate una passeggiata nel parco potrete arrivare a una propaggine dove dondolare su un'altalena che guarda verso l’acqua.
Nel paesino di Kivik |
Molti ci hanno consigliato una gita a Kivik, il paese delle mele. I dintorni sono effettivamente molto belli, e le campagne sono piene di meleti e bellissime case; il paese in sé non ci ha fatto una grande impressione; infatti ci limitiamo a una puntatina al porto e dopo ci dirigiamo verso la riserva di Haväng.
Nella riserva di Haväng |
Una giornata intera la dedichiamo a una gita in bicicletta a Åhus. Nel cottage nella pineta dove siamo a dormire (e dove una mattina facciamo scattare l’allarme del rilevatore antifumo facendo bruciare le brioche nel tostapane!) sono a disposizione degli ospiti due biciclette e così imbocchiamo la bella pista ciclabile che, attraverso la pineta e in circa un’oretta, ci porta nella cittadina di Åhus, dominata dalla grande fabbrica di Absolute vodka.
Il gelato da Otto & GlassFabriken |
Sempre in bici ci allunghiamo fino alla spiaggia a nord del paese, Täppet, con una bella pineta alle spalle, le casette colorate e un grande pontile, cosa a cui ormai la Svezia ci ha abituate.
Spiaggia di Täppet |
Al cottage dove dormiamo faremo il nostro ormai classico esperimento vacanziero di accendere un barbecue, e come al solito finirà con innervosimenti generali, gran dispendio di energia e tanta fatica per cuocere due filetti e due fette di halloumi (buoni eh!).
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Verso la penisola di Bjäre |
La nostra ultima sistemazione prima della breve sosta a Copenhagen è in una bella casetta – con tanto di giardino d’inverno – nella campagna vicino Grieve, al centro della penisola di Bjäre. Il nostro appartamento è parte di una ex fattoria dove vivono anche i proprietari che si sono trasferiti qui da un’altra zona della Svezia più a nord. Lei, Linda, ha adibito la vecchia stalla ad atelier dove vende i quadri che realizza, ma anche numerosi prodotti di design svedese, tra cui degli splendidi tessili di Ekelund di cui faremo man bassa (anche perché ci sono i saldi e dunque il costo è abbordabile).
Rössjön |
Quando arriviamo nel nostro appartamentino il sole ha fatto capolino tra le nubi e dunque decidiamo di cominciare l'esplorazione della penisola, che si rivelerà davvero bella, forse ancora di più di quella più a sud, dove c’è la riserva naturale di Kullaberg.
Lungo le strade della penisola di Bjäre |
Tramonto a Torekov |
Il giorno successivo è dedicato alla penisola di Kulla. La sosta a Höganäs si può anche evitare a meno che non vogliate andare a fare un giro all'outlet delle ceramiche nella zona industriale della città (cosa che noi faremo successivamente); sulla strada per Kullaberg ci fermiamo prima al castello di Krapperup - che però vediamo solo dall'esterno - e poi a Mölle, dove facciamo una passeggiata sul porto.
Faro di Kullaberg |
Sulla strada del ritorno sostiamo brevemente nei paesi di Skaret e Arild, caratteristici luoghi di villeggiatura per gli svedesi, che però – complice il tempo quasi autunnale – sembrano deserti.
Nella zona di Kullaberg facciamo una sosta gourmet al bistrot Havsveranda di Randsvik, un ristorantino che si sviluppa sul fianco della collina e scende fino ad una spiaggia privata, e dove si mangia in una veranda a vetri che si affaccia direttamente sul mare. Il cibo è particolare, ma buono, un po’ caro: d’altra parte è inevitabile pagare in questo caso anche la location.
L’ultima tappa del nostro giro in Scania è Helsingborg, dove – dopo una passeggiata alla torre di quello che resta del castello e al porto – facciamo una bella visita guidata della biblioteca (grazie a un’amica svedese), dove c’è un progetto di rinnovamento della sede e di ampliamento con la costruzione di una nuova ala che si svilupperà nel parco verso il mare. Insieme a lei andremo a prendere un aperitivo nella zona del porto e poi a mangiare in un pub.
Helsinborg |
L’ultima tappa del nostro giro in Scania è Helsingborg, dove – dopo una passeggiata alla torre di quello che resta del castello e al porto – facciamo una bella visita guidata della biblioteca (grazie a un’amica svedese), dove c’è un progetto di rinnovamento della sede e di ampliamento con la costruzione di una nuova ala che si svilupperà nel parco verso il mare. Insieme a lei andremo a prendere un aperitivo nella zona del porto e poi a mangiare in un pub.
Castello di Kronborg |
Danimarca: Helsingør e Copenhagen
A Helsingborg ci imbarchiamo sul traghetto per Helsingør. Dopo una ventina di minuti siamo in Danimarca e andiamo al castello di Kronborg (quello dove è ambientato l’Amleto di Shakespeare e infatti non mancheremo di comprare souvenir a tema shakesperiano), che però visitiamo solo dall'esterno perché non abbiamo molto tempo.
Imboccando la strada lungo la costa andiamo al Louisiana Museum, che avevo visto nel mio primo viaggio danese e mi era piaciuto moltissimo. Quando arriviamo capiamo subito che c’è qualcosa di strano: il parcheggio è esaurito e le macchine sono parcheggiate ovunque. Inoltre vediamo scendere da una macchina elegante una donna di mezza età con tanto di chauffeur. Parcheggiare è impossibile e decidiamo di procedere oltre.
A Copenhagen |
A Copenhagen restituiamo la macchina in aeroporto perché dall'esperienza precedente so che parcheggiare in città è molto caro e comunque i mezzi di trasporto pubblici sono efficientissimi. Il nostro b&b è a 5 minuti a piedi dalla fermata della metro di Amagerbro, zona a 15 minuti di metro dal centro e a 15 minuti di metro dall'aeroporto. Strategico, oltre che davvero molto carino. In questo quartiere, oltre a passeggiare e perdervi nelle strade, consigliamo due ottimi posti dove mangiare: Th. Sørensen Dinér Transportable, un posticino specializzato in smørrebrød dove andremo a mangiare per ben due volte, e la Meyers Bageri, un panificio/caffetteria un po’ hipster, ma con prodotti e caffè davvero molto buoni.
La Water Culture House in costruzione sulla paper island |
Nordhavn |
La metro verso Ørestad |
Tornando in centro con la metro, ci fermiamo per un ultimo giro nella zona di Nørreport, dove ci affacciamo al mercato di Torvehallerne che, rispetto a come lo ricordavo, si è turisticizzato tantissimo e ha perso moltissimo del fascino che ricordavo.
Ancora Ørestad |
In questo senso devo dire che la Scania è molto più rilassante e accogliente: noi ci siamo sentite davvero a nostro agio.
Note finali - in ordine sparso - sul viaggio
Tramonto a Copenhagen |
- Mai vista così tanta gente in accappatoio per strada come in Svezia.
- I contanti qui non servono praticamente a nulla, anzi molti negozi non li accettano proprio.
- Dopo le sigarette vere e quelle elettroniche, mi aspetto che anche da noi arrivi la nicotina da bocca, in Svezia diffusissima.
- Di alci – nonostante i numerosi cartelli per strada che invitavano a prestare attenzione – non ne abbiamo incontrato nemmeno uno, e un po’ mi dispiace, ma forse non era stagione.
La campagna della Scania |
- Amici svedesi, che caspita di asfalto usate per le strade cosicché appena piove andarci in macchina diventa un incubo e sorpassare i camion è quasi impossibile perché si viene investiti da un pericolosissimo getto d’acqua?
Infine: grazie Scania, perché ci hai salvato dalla depressione di un viaggio saltato, e ci hai comunque regalato un viaggio bellissimo, fresco e caloroso al tempo stesso.
*********************Infine: grazie Scania, perché ci hai salvato dalla depressione di un viaggio saltato, e ci hai comunque regalato un viaggio bellissimo, fresco e caloroso al tempo stesso.
Per una selezione più ampia di foto del viaggio in Scania si veda qui sul mio profilo Behance.
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