
La mostra si concentra innanzitutto sul rapporto di Rubens con i modelli antichi, che il pittore fiammingo osserva e studia quasi ossessivamente, riflettendo sul concetto di naturalismo e di imitazione, in secondo luogo indaga le relazioni della sua pittura con gli esempi rinascimentali e con i lavori dei contemporanei, tra cui Bernini e Caravaggio.
Per sviluppare questi temi la mostra si articola in otto sezioni: Il mito del Barocco, Rubens e la storia, Corpi drammatici, Corpi statuari, Rubens e Caravaggio, La nascita della scultura 'pittorica', Il tocco di Pigmalione, Rubens e Tiziano.

Le varie sezioni della temporanea sono disseminate tra le stanze dei due piani della Galleria Borghese, cosicché - mentre si segue l'esposizione su Rubens - si ha l'occasione di ripassare in rassegna molte altre straordinarie opere di grandi artisti (da Bernini a Canova, da Tiziano a Raffaello) che in questo museo raggiungono livelli di concentrazione davvero importanti.

Viste le mie scarse competenza in materia, non sono in grado di dire molto di più di questo, né di offrire punti di vista originali, ma posso dire che lasciandosi andare al piacere dello sguardo e dell'osservazione non si esce certo dal museo delusi.
Voto: 3,5/5
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