venerdì 15 dicembre 2023

Okkervil River / Will Sheff (+ Claudia Buzzetti). Monk, 21 novembre 2023

Ed eccomi di nuovo al Monk, a distanza di meno di una settimana dal concerto di John Grant. Il mio stato d'animo è completamente diverso, perché, mentre di John Grant posso dire di essere una vera appassionata, gli Okkervil River mi risuonano solo perché molti anni fa avevo comprato un paio di CD, ma era davvero da tanto che non li ascoltavo e li avevo anche un po' persi di vista. Scopro infatti, solo in questa serata, che ormai Will Sheff non si presenta con il nome di Okkervil River, sebbene lui stesso confessi di non sapere più dove si situa il confine tra Okkervil River e Will Sheff.
 
Quando arrivo - direttamente dal lavoro - le porte della sala teatro del Monk sono già aperte e si sta già esibendo Claudia Buzzetti che fa l'opening. In realtà, scopro il suo nome solo a posteriori, ma mentre sono lì la ascolto con interesse crescente. La giovane musicista bergamasca ci propone una parte del suo repertorio che io identifico come appartenente al genere country e americana, e interpreta questo genere in maniera interessante. Scoprirò dopo - cercando notizie su di lei online - che i suoi interessi musicali spaziano dal jazz al folk, e che la Buzzetti ha una solidissima formazione musicale, che si vede e si sente tutta. L'opening è dunque già un bell'ascoltare.

Dopo un breve riallestimento del palco, arriva Will Sheff (fisicamente una via di mezzo tra John Lennon e Gesù) accompagnato da tre musicisti (chitarra elettrica, basso e batteria); lui suona la chitarra acustica, ma anche le tastiere e ovviamente canta.

In sala ci sono evidentemente molti appassionati degli Okkervil River: lo si capisce dal fatto che molti si sono posizionati davanti al palco molto tempo prima che il concerto inizi e, durante il concerto, cantano insieme a Sheff, dopo essere andati in visibilio per l'annuncio di questa o quella canzone.

Io personalmente non ricordo quasi nessuna canzone e devo dire che sono sorpresa anche dalle sonorità rock del gruppo, che ricordavo più intimista. In realtà, le due anime si alternano, quella più dirompente e ritmata, e quella più lo-fi e malinconica.

Alla fine devo dire che - come altre persone nel pubblico che, come me, sono al concerto più per curiosità che per conoscenza approfondita della musica di Will Sheff - mi godo la serata, apprezzo Sheff e i suoi musicisti e soprattutto faccio molte foto, non solo dei cantanti bensì anche del pubblico, visto che stasera sto davvero in vena.

Voto: 3,5/5

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