lunedì 13 novembre 2023

Strange way of life

Quest'anno Almodovar ci sorprende con un film che è a tutti gli effetti un piccolo divertissement. Si tratta di un cortometraggio (dura 31 minuti), con un'ambientazione western, ispirato all'omonima canzone della cantante di fado Amalia Rodriguez, canzone che viene cantata anche in un momento topico del film.

La storia è presto detta. Silva (Pedro Pascal), dopo molti anni di lontananza, torna a trovare il suo amico di gioventù nonché ex-amante Jake (Ethan Hawke), diventato ormai sceriffo del villaggio. L'incontro tra i due farà riscoprire loro la passione mai spenta, ma i rimpianti del passato e il coinvolgimento del figlio di Pedro nell'assassinio della sua donna metteranno i due uomini uno contro l'altro, costringendoli a fare i conti con il passato e le scelte compiute.

Il fatto che Pedro Almodovar si metta alla prova con il cortometraggio potrebbe significare due cose: primo, che questo formato cinematografico ha una sua dignità alta e costituisce una sfida impegnativa anche per registi navigati; secondo, che magari si tratta di una specie di prova di Almodovar che forse un giorno potrebbe trasformarsi in un lungometraggio.

Come ben spiegato in un articolo del Post dedicato proprio ai cortometraggi, tale formato - pur essendo molto presente in alcuni contesti - in realtà è generalmente meno apprezzato dei film e delle serie tv. Non so se si tratti di questione di distribuzione o di aspettativa. Per quanto mi riguarda di fronte ai cortometraggi sono sempre presa alla sprovvista dalla fine: mi aspetto ogni volta uno sviluppo più ampio della trama e dunque alla fine resto con l'amaro in bocca e sempre un pochino insoddisfatta.

Comunque il cortometraggio di Almodovar è carino e originale, e personalmente tutto sommato spero che sia un indice del fatto che Almodovar sta per tornare sul grande schermo con un lungometraggio, cosa che senza dubbio mi renderebbe contenta.

Voto: 3/5


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