Erbalunga |
Capo Corso
Capo Corso è il dito dell'isola che punta verso nord, direzione Liguria. Noi alloggiamo sulla costa orientale, nell'interno di Sisco, in una casetta di pietra di un piccolo borgo tipico che ameremo moltissimo.
Appena arriviamo capiamo una prima cosa importante: i comuni di Capo Corso (e anche di altre parti dell'isola) sono in realtà la somma di tantissime frazioni (possono arrivare quasi a una ventina) e talvolta il nome del comune non coincide con quello di alcuna di queste frazioni. E già questo è strano e dice tanto di quel mondo piuttosto originale e incomprensibile che è la Corsica.
Sul sentiero verso Barcaggio |
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Spiagge
Complice un certo fastidio che sto sviluppando negli ultimi tempi per blog di viaggi sempre più standardizzati che suggeriscono solo cose banali che stanno scritte in qualunque guida e che spacciano come scoperte incredibili cose che è impossibile mancare se si va in un certo posto, in questo mio resoconto (e in quelli futuri) mi limiterò a segnalare da un lato le cose che per me sono state notevoli e che valgono davvero la pena, e dall'altro quelle che invece sono perdibili, sorvolando o accennando rapidamente alle altre cose viste e fatte.
Sulla spiaggia di Macinaggio |
Sul battellino San Paulu |
Alla spiaggia sotto la Tour de l'osse |
In generale, nel periodo in cui ci siamo state noi (il nostro viaggio si è svolto dal 21 agosto al 3 settembre) le spiagge non erano mai troppo affollate, non solo quelle dove ci siamo fermate ma anche le altre che abbiamo visto dalla strada.
Il panorama da Nonza al tramonto |
Spiaggia di Saleccia |
Erbalunga |
Luoghi e altre cose notevoli
A Capo Corso ci sono molti posti carini da vedere, dove fare una passeggiata o dove fermarsi a prendere un aperitivo, e si tratta sia di paesini sul mare che di frazioni collocate nell'interno cui si arriva facendo stradine che si inerpicano su colline e montagne.
A noi sono piaciuti molto Erbalunga, con le sue case che si distribuiscono su un costone di roccia che si allunga nel mare, Porticello con la sua semplicità e il suo porticciolo invitante dove c'è sempre qualcuno che prende il sole sul muretto, alcuni paesini nell'interno di Sisco, in particolare Barrigioni (dove davanti a una casetta con la porta aperta che fa intravedere l'interno c'è un ragazzo che sembra scrivere un diario e una macchina giardinetta color carta da zucchero, tutto molto hipster) e, lungo la strada per Rogliano, Bettolacce e Olivo. L'interno tra l'altro è punteggiato di chiesette rurali (noi abbiamo visto quella di Santa Maria Maddalena in zona Barrigioni) e di conventi (alcuni dei quali abbandonati e semidistrutti, come quello di San Francesco, dalle parti di Olivo, da cui si vede anche il castello di San Colombano).
Il panorama da Moulin Mattei |
Sulla costa ovest, lasciate perdere Porto Centuri che è decisamente più bella vista dall'alto, mentre ho già citato Pino e Nonza che sicuramente meritano una sosta, e devo dire che io avrei molto gradito fermarmi in zona Canari dove si incontra la grande fabbrica abbandonata di estrazione e lavorazione dell'amianto e un'altra spiaggia nera (grigia), quella di Albo.
Saint Florent |
Merita una visita anche Saint Florent, cittadina vivace e parecchio turistica, ma la zona dei "carruggi" e della cittadella è suggestiva sia vista da lontano che passeggiandoci in mezzo. Da qui, se si ha tempo, può valere la pena anche fare il percorso in macchina attraverso il deserto delle Agriates, ma non vi aspettate dune di sabbia e scarsa vegetazione: anche nella zona disabitata si tratta di un deserto anomalo fatto di rocce e vegetazione bassa ma diffusa.
Il castello di Corte |
Corte
Nel nostro itinerario corso abbiamo deciso di inserire una breve tappa a Corte per poter apprezzare sia la cittadina sia l'interno dell'isola. La cittadina merita una passeggiata nei suoi vicoli un po' sgarrupati ma anche affascinanti, oltre a quella che porta al belvedere da cui ammirare la cittadella e il castello costruiti su uno sperone di roccia aggettante (che mi ha ricordato molto Roccascalegna in Abruzzo), che qui chiamano "nido d'aquila".
Non ci siamo fatte mancare un bagno alle Gole della Restonica. Quando si imbocca la strada che costeggia la gola, fin dai primi chilometri ci sono persone che fanno il bagno nel fiume, ma noi andiamo avanti e ci inerpichiamo in macchina su per la stradina che in alcuni periodi è a numero chiuso, stradina che si fa sempre più stretta e che non ha guardrail, infilata tra la parete di roccia e lo strapiombo dove passa il fiume. Fa parecchio paura ma noi per fortuna siamo nella parte interna.
Alle gole della Restonica |
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La costa ovest e la zona dei Calanchi
Nella seconda settimana della nostra permanenza in Corsica siamo di stanza nella zona di Calcatoggio, a nord di Ajaccio e un po' più a sud della zona dei Calanchi. Abbiamo una casetta con uno spazio esterno enorme e un panorama sul golfo davvero da urlo (panorama che io ho fotografato in tutte le situazioni atmosferiche). Questa parte della Corsica è altrettanto bella di quella dalla quale veniamo, ma ricordatevi che qui non contano le distanze in km tra i posti, bensì le distanze in tempo di percorrenza, che dipende da quante curve ha la strada e da quanto è stretta. Detto ciò questa zona è davvero imperdibile.
Spiaggia di Arone |
Spiagge
Anche da questa parte dell'isola ci sono spiagge bellissime e ce ne sono talmente tante che non farete fatica a trovare quella che più si adatta a voi. Non ho detto prima che in Corsica le spiagge sono praticamente tutte libere da lidi e aree attrezzate. Se ci sono delle parti attrezzate occupano parti piccole della spiaggia al punto che quasi non si notano. In molte spiagge ci sono invece noleggi di canoe, SUP e altro per fare dei giri in mare.
Va detto che sulla costa ovest - esattamente come accade in Sardegna - il mare è più "aperto" e dunque può capitare più frequentemente che sia agitato e, quando lo è, fa un po' paura (in alcuni casi, come dicono le guide, è anche pericoloso a causa delle correnti). Noi nello specifico abbiamo avuto tre giorni di maltempo in cui il mare era improponibile e abbiamo approfittato per fare dei giri nell'interno o anche semplicemente per riposarci.
Spiaggia del Liamone |
Di spiagge belle lungo la strada che va da Ajaccio a Cargese ce ne sono numerose: noi nei giorni di bel tempo (invero pochi) ne scegliamo due, entrambe consigliate: la spiaggia di Chiuni, dove c'è vento e non c'è bisogno di montare la tenda, c'è un fiume che scende dalle montagne retrostanti (come spesso accade in Corsica) e l'acqua è molto pulita; e la spiaggia di Menasina, che sta sotto la scogliera prima di Cargese, cui si arriva dalla strada con una passeggiata di 15 minuti circa e che offre anche l'occasione di esplorare piccole calette che si susseguono all'interno del medesimo golfo.
I calanchi di Piana |
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Luoghi e altre cose notevoli
Innanzitutto segnalo la strada di montagna percorsa per arrivare da Corte a Cargese, passando per Calacuccia e superando i passi di Verghjia e Evisa. Vera e propria strada di montagna che attraversa i boschi in cui sono tantissimi i sentieri per gli appassionati di trekking.
In questa zona è ovviamente imperdibile la strada dei calanchi, in particolare nel pezzo che unisce Porto a Piana, dove ci sono rocce rosse spettacolari e scorci stupendi. Noi abbiamo fatto anche la parte della strada che prosegue dopo Porto fino a Partinello: molto bella anche questa e sicuramente meno affollata, permette di vedere i calanchi dalla prospettiva opposta.
Tramonto alle Iles sanguinaires |
Tramonto da Cargese |
Vale la pena anche la gita nell'interno che facciamo un giorno in cui il tempo ancora non invita alla spiaggia. Il nostro obiettivo è il paesino semiabbandonato di Muna, ma per arrivarci passiamo per Vico, poi per il convento di San Francesco, per Murzo, quindi imbocchiamo una lunghissima strada di montagna sempre più piccola e stretta, che in alcuni punti si affaccia su gole profondissime, come all'altezza della boucle du Liamone, dove il fiume ha scavato la montagna e fa un'ansa impressionante prima di riprendere il suo percorso verso il mare. La visita al paesino di Muna, con le sue case in parte ristrutturate e semiabitate, in parte diroccate, è molto bella, anche se mentre saliamo e poi scendiamo per la stradina di pietra che risale il paesino lungo il costone della montagna, ci chiediamo come si faccia a vivere in un posto così. Proseguendo dopo Muna passiamo per un certo numero di paesini più o meno sperduti (Salice, Azzana, Lopigna, Arro e Ambiegna) costeggiando spesso il corso del fiume Liamone e, dopo ennemila curve, siamo finalmente al mare proprio all'altezza della spiaggia del Liamone.
Museo Fesch ad Ajaccio |
Al porto di Bastia |
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Il cibo
Nell'interno di Capo Corso |
Ciò detto, per fortuna ci sono le boulangerie, soprattutto quelle di verace ispirazione francese. Nel nostro viaggio ne abbiamo sperimentate numerose (io ho una specie di ossessione per la viennoiserie francese e S. una ossessione per le baguette). Da questa nostra ricerca vi segnaliamo tre ottimi posti: la boulangerie Straboni a Marina di Sisco (croissant e similari eccellenti), L'artisan dessert nella periferia di Ajaccio (vincitrice di numerosi premi) e boulangerie Galeani nel pieno centro di Ajaccio.
Nelle stradine del centro storico di Bastia |
Insomma la migliore cena fuori è stata la pizza napoletana della pizzeria Napul'è di Ajaccio. Io sono una che all'estero non va mai a mangiare la pizza o nei finti ristoranti italiani, ma qui lo abbiamo davvero voluto e non ce ne siamo pentite.
Tramonto sulla costa ovest |
Qualche considerazione finale
La Corsica è un'isola bellissima e che vale la pena gustarsi con lentezza. Sono dunque contentissima di aver scelto di non fare il tour completo in due settimane, perché non avrei probabilmente apprezzato abbastanza questi paesaggi. Per quanto mi riguarda conto di tornarci e di esplorare zone cui in questo primo giro abbiamo deciso di rinunciare.
Poi ci sono un po' di note diciamo di colore, che mi limito a richiamare dichiarando fin d'ora che ovviamente non pretendo di aver capito alcunché di questa terra e di questo popolo, e anzi con l'intento di far passare l'idea che la realtà corsa è molto più complessa di quello che appare (e in questo è stata molto interessante la lettura di Le temps est assassin di Michel Bussi che mi ha accompagnata nella seconda settimana della vacanza).
San Michele a Murato |
Aggiungo che i corsi guidano abbastanza come dei pazzi e che in particolare con le macchine dei turisti sono totalmente impazienti, cosa che capisco ma fino a un certo punto viste le strade che si ritrovano. In generale non mi sono sembrati del tutto accoglienti, in primis nei confronti dei francesi, ma in generale verso i turisti. Ovunque ci sono scritte nazionaliste e indipendentiste, frutto di una storia di rapporti complessi con la Francia; dall'esterno appare tutto piuttosto insensato, e probabilmente queste frange rappresentano solo una piccola parte dei corsi, però non c'è dubbio che la questione esista visto che i morti nel tempo e anche recenti non sono pochi.
Sul traghetto |
Insomma, nonostante tutto, prima o poi voglio ritornare in questa bizzarra isola.
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Per una selezione più ampia di foto del viaggio in Corsica si veda qui sul mio profilo Behance.
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