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Sperlonga: Spiaggia di Ponente dal centro storico |
Questo weekend a
Sperlonga doveva essere un weekend di inizio autunno, con l'idea di sfruttare qualche residuo giorno di caldo per fare un ultimo bagno; poi per vari motivi è slittato molto in avanti ed è diventato un weekend di fine autunno, direi quasi inverno. D'altra parte, sia io che S. amiamo molto il mare d'inverno e dunque non ci è sembrata affatto una cattiva idea.
Partiamo da Roma con la nostra macchinina a noleggio (questa volta sperimentiamo con successo un nuovo noleggiatore di Termini,
Green Motion) e arriviamo a Sperlonga con la pioggia, quando è già ampiamente ora di cena. Il corso della cittadina moderna (Sperlonga di giù) è praticamente deserto, ma noi abbiamo già verificato su Internet che qui troveremo uno dei pochi ristoranti aperti in paese fuori stagione, ossia il
ristorante Tropical. Qui siamo le uniche clienti, ma alla fine la nostra cena di pesce sarà più che soddisfacente. Dopo cena andiamo a parcheggiare in uno dei parcheggi coperti alle porte del centro storico (che in inverno sono gratuiti) e ci incamminiamo per le stradine che risultano al contempo spettrali e affascinanti nel loro essere completamente deserte. Alla fine arriviamo nel nostro monolocale, piccolo, ma abbastanza accogliente che ci ospiterà in questo fine settimana.
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Sperlonga: Spiaggia di Levante |
Il giorno dopo il tempo ci grazia, e dopo la colazione a casa, facciamo una passeggiata nel centro storico dove apprezziamo soprattutto i meravigliosi scorci sul mare agitato; poi percorriamo una parte del cosiddetto "sentiero di Ulisse" e arriviamo sulla spiaggia di Levante, deserta e con i segni delle ultime mareggiate. Passeggiando lungo la spiaggia arriviamo a
Torre Truglia per allargare lo sguardo sui due tratti di costa che abbiamo a destra e a sinistra (sulla costa di Ponente il mare è ancora più agitato e si è praticamente mangiato la spiaggia, soprattutto in alcuni punti).
Risaliamo per le scale e le stradine di pietra, facciamo un po' di spesa in un negozietto del centro storico, e poi andiamo a prendere la macchina. La nostra prima destinazione - da buongustaie e buone forchette quali siamo - è il
Caseificio Casabianca, dove compriamo un chilo di mozzarella di bufala nonché scamorza di bufala, salsiccia di monte san Biagio, formaggio misto ecc. Parte delle cose che compriamo sono per i nostri pranzi del weekend, parte è destinata a tornare con noi a Roma. Sulle strade piattissime che attraversano l'agro pontino e che percorreremo in lungo e in largo in questi due giorni incontreremo tantissimi stranieri in bicicletta, che sicuramente lavorano nelle numerose aziende agricole che sorgono in questa zona.
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Sperlonga: Spiaggia di Levante e Torre Truglia |
Una volta fatta la nostra spesa, torniamo indietro verso Sperlonga e andiamo a vedere i resti della
villa di Tiberio, un posto pazzesco realizzato dentro e fuori una grotta naturale in cui l'imperatore ha fatto realizzare delle piscine e un insieme di edifici riccamente arredati, i cui resti sono stati ritrovati durante i lavori per la realizzazione della strada sovrastante. Dopo aver ammirato la parte all'aperto, visitiamo il
museo dove sono in mostra i reperti trovati durante gli scavi effettuati sulla villa, in particolare i resti di due grossi gruppi scultorei che decoravano la grotta, ossia l'
accecamento di Polifemo e
Scilla.
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Sperlonga vista dalla villa di Tiberio |
Dopo aver pranzato con la nostra ottima mozzarella di bufala, nel pomeriggio torniamo verso Torre Truglia e all'ora blu ammiriamo lo straordinario spettacolo del mare d'inverno con tutta la sua furia magica. Nel tardo pomeriggio andiamo verso
Terracina dove purtroppo non riusciamo a vedere il
tempio di Giove Anxur (è troppo tardi, peccato!) e così facciamo una passeggiata nel centro storico, dove ci sono parecchi siti romani. Anche questo centro storico - nonostante sia sabato pomeriggio - è praticamente deserto, perché gli abitanti del paese sono tutti nella città nuova a valle.
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Il mare di Sperlonga |
La sera vorremmo sperimentare una pizzeria di cui ci sono ottime recensioni online e che sta al Lago Lungo,
Da Michele, ma è chiusa, così decidiamo di tornare al Tropical e mangiamo dell'ottima frittura di pesce con verdure.
Il giorno dopo (che purtroppo è già la domenica della partenza) piove a dirotto (in realtà ha cominciato già la sera prima): lasciamo la casetta e andiamo verso
Gaeta per un giro e una fetta di 'tiella'. Quando arriviamo per fortuna piove molto poco, e così riusciamo a visitare la chiesa della Santissima Annunziata, dove possiamo ammirare la cosiddetta
Cappella d'oro, poi la cattedrale, da dove si ha la possibilità di abbracciare la città vecchia con un unico sguardo, e infine scendiamo al porto, dove ci fermiamo alla
Pizzeria del porto per la tiella (ottima!).
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Sperlonga: Spiaggia di Ponente all'imbrunire |
Sulla strada del ritorno facciamo una sosta all’
abbazia di Fossanova vicino Priverno, di cui avevo sentito parlare da amici. Si tratta di un’abbazia cistercense e la cosa bella è che in questo caso si sono conservati non solo l’abbazia e il monastero, molto belli - con il chiostro grande e quello piccolo con gli orti e la zona di San Tommaso - ma anche molti degli edifici circostanti, che danno l’idea di come queste abbazie si strutturassero in maniera quasi autarchica. Intorno all'abbazia sorgeva dunque una specie di piccolo villaggio dove si produceva o si lavorava tutto quello di cui la comunità monastica aveva bisogno per sopravvivere e in parte si vendevano queste merci per garantire il sostentamento e la sopravvivenza della struttura.
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Priverno: Abbazia di Fossanova |
L’abbazia si può visitare quasi interamente, sebbene il visitatore – a parte un po’ di cartelli – venga lasciato un po’ abbandonato a sé stesso; però - e forse proprio per questo - in alcuni momenti la visita risulta particolarmente suggestiva.
Purtroppo il weekend è già finito, ma siamo carichi di prelibatezze pontine da gustare nelle prossime settimane e ci portiamo dentro la vista e il rumore del mare per i mesi in cui ne saremo lontane.
Per qualche foto in più della gita guarda
qui.
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