Roma, Auditorium Parco della Musica, 17 febbraio 2010.
Ammetto la mia totale ignoranza nei confronti della musica classica. Non ho alle spalle alcuna abitudine di ascolto e alcuna educazione musicale da questo punto di vista, sebbene il mio orecchio ignorante venga di tanto in tanto catturato da qualche melodia.
Non sono in grado di fare delle valutazioni tecniche sulla qualità di un'esecuzione, né sono capace di giudicare un esperimento musicale come quello di Richard Galliano, che accompagnato da un quintetto d'archi (primo e secondo violino, viola, violoncello e contrabbasso) suona Bach con la sua fisarmonica, o forse è più colto dire accordion.
E nonostante tutto questo ne sono rimasta rapita. Forse una fisarmonica che si sostituisce a un clavicembalo o a un clavicordo potrà sembrare un'eresia ai puristi della musica classica, ma, grazie alla pulizia con cui lo fa Galliano, io l'ho trovata straordinaria, equilibrata, per niente inopportuna e fuori contesto.
Anzi, in un certo senso, uno strumento musicale in qualche modo popolare, come la fisarmonica, messo al servizio di una musica alta e antica come quella di Bach, mi è sembrato un riuscito tentativo per dimostrare che la musica, tutta la musica, ha un'anima unitaria e coerente. Cosicché l'alternarsi delle arie di Bach e delle arie composte da Galliano e tratte da famose colonne sonore non ha costituito motivo di disturbo, bensì occasione di ricchezza.
Avevo già ascoltato un concerto dal vivo di Galliano e l'avevo trovato trascinante nelle esecuzioni delle sue composizioni e di quelle del grande maestro Astor Piazzolla. Però, devo dire che in questo caso - forse dando un po' per scontata la sua esecuzione in questo tipo di brani - mi ha affascinato in particolare proprio il Progetto Bach.
Infine, la discrezione e la gentilezza di Galliano come persona credo debbano essere di esempio per molti, nel mondo della musica e non solo.
Voto: 4/5
giovedì 18 febbraio 2010
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ho fatto su google...galliano bach recensione ... e arrivo qui...lascio una traccia allora che dici? il mio percorso è opposto al tuo. Io amo la musica classica, e più di tutti bach, però amo ancora galliano e allora ho ascoltato il suo bach. tu hai perfettamente ragione. La musica è una cosa sola, tutta. Ti dirò che galliano lo preferisco in coppia con portal che quando fa bach, anche se alcune cose del suo bach, sono belle anzi bellissime, altre cedono il passo ad altre esecuzioni (e ci mancherebbe visto che le altre esecuzioni sono state firmate da personaggi tipo glenn gould, pablo casals, mstlav rostropovich etc etc. Però sai una cosa? la esecuzione di galliano non avrebbe mai scandalizzato bach. Fu bach stesso, a "trascirevere" per clavicembalo il concerto per violino, e in effetti glenn gould lo suonava, e di tantissima della sua musica esistono versioni diverse per strumenti diversi. Geni della musica tipo Andres Segovia, il chitarrista di ogni tempo, ha firmato trascrizioni famosissime, nel suo caso ad esempio la famosa ciacccona per violino solo. E poi, pensa, l'ultima opera di bach l'arte della fuga è stata scritta su quattro righe ma non è stata scritta per alcuno strumento e viene suonata all'organo, da quartetti d'archi, al piano, viene suonata a volte dalla stessa orchestra.
RispondiEliminaUn saluto a te ciao
Carlo
Grazie di aver lasciato una traccia così bella... Credo che avrei molto da imparare da te sulla musica classica!
RispondiEliminagrazie a te.
RispondiEliminatornerò a leggerti
ciao
carlo