venerdì 16 febbraio 2024

Le temps est assassin / Michel Bussi

Le temps est assassin
/ Michel Bussi. Paris: Les Presses de la Cité, 2016.

La scorsa estate sono partita per due settimane di vacanza in Corsica con soli tre libri al seguito. Quando ne porto di più mi pento sempre perché non riesco a finirli e inutilmente mi carico di peso. Stavolta invece verso la fine della prima settimana stavo quasi esaurendo la scorta, e così durante la giornata di visita ad Ajaccio (tra l'altro caratterizzata dalla pioggia) ci infiliamo in una libreria e, anche su suggerimento di S., compro due libri, un giallo (genere che i francesi chiamano polar) di Michel Bussi e l'ultimo romanzo di Fred Vargas con protagonista Adamsberg che a quel tempo ancora non era uscito in Italia.

Il giallo di Bussi, Le temps est assassin (pubblicato in Italia con il titolo Tempo assassino) è stato scelto perché ambientato in Corsica e dunque perfetto come lettura della vacanza. In realtà l'ambientazione è in una zona della Corsica che noi non abbiamo fatto in tempo a visitare, ossia la zona di Calvi, della pointe de la Revellata e delle spiagge di quest'area. Motivo in più per tornare presto in Corsica!

Quando ho iniziato a leggere il giallo temevo di non capire niente (conosco il francese, ma non benissimo), ma in realtà dopo la fatica delle prime pagine, sono entrata nella storia e la lettura è proseguita come un treno, fino a completarsi proprio nelle ore del rientro a Roma.

Il libro (da cui scopro solo ora che è stata tratta una miniserie televisiva che è stata trasmessa anche in Italia) racconta la storia di Clotilde Idrissi, che procede secondo due assi cronologici paralleli: il primo asse temporale risale a quando Clotilde aveva 16 anni, l'agosto del 1989 in cui i suoi genitori e suo fratello persero la vita in un incidente stradale (la loro macchina cadde nel precipizio a una curva sulla corniche dei calanchi) dal quale lei uscì quasi illesa; il secondo è relativo all'agosto del 2016, in cui Clotilde torna alla Revellata insieme a suo marito Franck e a sua figlia Valentine, anche con lo scopo di capire meglio cosa è accaduto 27 anni prima.

I due assi temporali si alternano nei capitoli del libro, e mentre l'agosto del 2016 costituisce il presente, quello del 1989 è raccontato attraverso qualcuno (scopriremo chi solo alla fine) che legge il diario che Clotilde aveva tenuto per tutta quell'estate e che, abbandonato a casa dei nonni prima del tragico incidente, non le era stato restituito.

Nel presente del 2016 Clotilde si trova a fare i conti con una serie di stranezze legate al suo passato che la spingono a riaprire un capitolo della sua vita che aveva preferito chiudere; la prima di queste stranezze è una lettera, che le arriva al camping in cui alloggia, da parte della madre Palma, morta nell'incidente del 1989.

Il giallo è appassionante e tiene alta la tensione durante l'intero percorso narrativo, spingendo a farsi domande e a formulare possibili ipotesi che spieghino gli avvenimenti. L'andamento parallelo dei due assi temporali è molto ben costruito e contribuisce certamente al climax ascendente del romanzo.

Va detto a merito di Bussi, che - a differenza di quanto accade in altri gialli, dove le aspettative crescenti si infrangono su scioglimenti narrativi un po' deludenti - qui anche la soluzione, o meglio le soluzioni, del giallo sono appassionanti e molteplici, sebbene alcuni degli stratagemmi individuati e degli snodi del racconto appaiano un po' poco credibili e lascino un pochino perplessi.

Ciò detto, si è trattato certamente di una lettura gradevole persino per me che ho letto il romanzo in una lingua che non conosco perfettamente, e per di più il romanzo contiene numerosissimi riferimenti non solo al territorio della Corsica, ma anche e soprattutto ad elementi culturali, sociali e antropologici dei Corsi, che in alcuni casi ho riconosciuto in quanto li ho sperimentati durante la vacanza, in altri casi li ho apprezzati e utilizzati come elementi di approfondimento di un popolo che per molti versi sfugge a una interpretazione.

Insomma, una lettura che ho trovato davvero appagante da molteplici punti di vista.

Voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!