I Musei Capitolini dedicano una mostra a Fidia, artista ateniese che ha lasciato un segno indelebile nell'arte successiva fino a tempi recentissimi.
L'architetto e scultore vissuto nell'epoca di Pericle e amico di quest’ultimo, è noto soprattutto per la direzione dei lavori del Partenone e la realizzazione di parte dei bassorilievi del fregio.
Le fonti storiche ci hanno tramandato anche la memoria di alcune sue opere colossali, l’Athena Parthenos che fu collocata proprio all’interno del tempio ateniese, e lo Zeus Olimpio che realizzò per il tempio di Zeus a Olimpia, dove si era trasferito a vivere.
Non sono in grado di andare molto più in là su Fidia e la sua opera. Posso invece spendere ancora qualche parola sulla mostra che cerca di ricostruire la vita e le opere di un personaggio la cui memoria si è tramandata fino a noi, ma attraverso numerosi intermediari, che rendono davvero molto difficile muoversi nell’ambito della certezza storica.
La mostra, la cui parte centrale e culminante è quella dedicata al Partenone, per la quale molto ci si aiuta anche con i video interattivi, propone oltre 100 pezzi, che vanno da reperti archeologici, originali greci e repliche romane, a dipinti, manoscritti, disegni. Di fatto nessuna di queste opere (tranne forse - ma non è sicuro - i frammenti del fregio del Partenone) è opera di Fidia, perché niente è giunto fino a noi.
L’organizzazione dei contenuti della mostra si struttura in sei sezioni: Il ritratto di Fidia; L’età di Fidia; Il Partenone e l’Atena Parthenos; Fidia fuori da Atene; L’eredità di Fidia; Opus Phidiae: Fidia oltre la fine del mondo antico.
Nel complesso si tratta di una bella immersione nel mondo antico, che spazza via alcuni falsi convincimenti e aiuta a collocare meglio alcune nozioni che possediamo.
Noi non abbiamo seguito la visita guidata, che forse effettivamente sarebbe stata utile a ricostruire i collegamenti tra le cose. Va detto però che la contemporaneità di almeno tre visite guidate ha reso la nostra visita in solitaria piuttosto faticosa e le sale decisamente troppo affollate per poterne godere appieno.
Pare si tratti della prima di una serie di cinque mostre dedicate ai grandi maestri dell’antica Grecia: vedremo cosa ci riserveranno per il futuro i Musei Capitolini e se proseguiremo il percorso di scoperta.
Voto: 3/5
venerdì 2 febbraio 2024
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