venerdì 21 luglio 2023

In Franconia in bicicletta

Lungo la pista ciclabile del Meno
E anche per quest'anno il nostro viaggio in bicicletta si è compiuto, nonostante le difficoltà di una scelta che si fa sempre più complicata. La mia amica S. non vuole cedere alla bicicletta elettrica, ma - visto che l'età avanza e i viaggi relativamente alla nostra portata li abbiamo già fatti quasi tutti - l'esplorazione alla ricerca del viaggio adatto è lunga e faticosa.

In questo caso, a sciogliere i nostri dubbi è stata la felice circostanza della presenza a Würzburg della nostra amica tedesca L. che da tempo ci chiedeva di andarla a trovare. Così, avendo appurato che esiste un viaggio in bicicletta "per famiglie" (sono quelli più facili) da Bamberg a Würzburg ci siamo fiondati su questa possibilità, e alla fine tutto sommato ne è venuta fuori una vacanza gradevole.

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Stazione di Monaco
Le tappe


Il viaggio si svolge prevalentemente lungo il fiume Meno o lungo i suoi canali di contenimento, dunque è praticamente tutto in piano. Se a questo si aggiunge il chilometraggio delle tappe si capirà facilmente che si tratta di un viaggio praticamente alla portata di tutti.

Ecco le tappe:

Bamberg - Hassfurt 37,5 km

Hassfurt - Schweinfurt 23 km

Schweinfurt - Volkach 29 km

Volkach - Kitzingen 29 km

Kitzingen - Würzburg 38 km

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Bamberg
Come arrivarci


Noi abbiamo scelto per quest'anno di evitare l'aereo, e abbiamo preso un comodo treno OBB (la compagnia austriaca) da Bologna per Monaco e poi da Monaco un treno veloce per Bamberg. Al ritorno, abbiamo preso un treno veloce da Würzburg per Monaco e ci siamo fermate una notte in città prima di ripartire il giorno dopo di nuovo in treno alla volta di Bologna.

Se i viaggi in treno vi piacciono e non vi pesano troppo, considerando che gli aeroporti più vicini sono Monaco o Francoforte, questa soluzione può fare per voi.

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Bamberg: dentro la cattedrale
Le cose meritevoli e/o memorabili


Bamberg, la cittadina da cui parte il nostro giro, è molto carina, soprattutto la zona più antica, che si sviluppa al di là del canale del Regnitz. Qui è possibile visitare la Rathaus, la cattedrale, il roseto con un bel panorama sulla città, Michaelsberg (che però quando siamo andate noi non era visitabile), camminare per le stradine e lungo i canali (c'è una zona chiamata la piccola Venezia).

Da Bamberg fino a Schweinfurt non ci sono cose imperdibili, anche se la pista ciclabile è gradevole e spesso punteggiata da calvari ed edicole votive, oltre che da chiesette come la Pilgrimage Church Maria Limbach.

Schweinfurt è invece una cittadina di medie dimensioni (oltre 50.000 abitanti) piuttosto interessante (nonostante l'opinione non proprio positiva dei tedeschi).

Innanzitutto ci sono ben due musei: la kunsthalle, museo di arte contemporanea realizzato in una vecchia piscina, e il museo George Schäfer, edificio contemporaneo che ha preso il nome dal suo architetto, dove è possibile ammirare un'ampia collezione permanente, oltre che la bellissima struttura architettonica dell'edificio che apre scorci sempre sorprendenti. Quando siamo noi lì c'è anche la mostra su Caspar David Friedrich, decisamente apprezzabile. In generale poi il centro di Schweinfurt è vitale e gradevole, a cominciare dalla piazza della Rathaus con il grande orologio fino ad arrivare al quartiere Zurch.

Museo George Schäfer
Nella terza tappa che ci porta a Volkach pedaliamo per tutto il tempo accanto a distese di vigneti, mentre abbiamo il fiume Meno prima sulla sinistra, e poi - dopo averlo attraversato a Wipfeld con una delle chiatte che fanno questo servizio - alla nostra destra. Nella cittadina di Volkach tutto ruota intorno ai produttori del vino e alle degustazioni. La zona vinicola della Franconia prosegue anche nella tappa successiva fino a Kitzingen. Attraversiamo una serie di paesini in cui il numero dei produttori di vino è esorbitante rispetto alle dimensioni del paese stesso. Tra questi Sommerach (dove c'è anche una chiesa barocca), Dettelbach (con le sue mura e le sue torri), e ancora Mainstockeim.

Verso Würzburg
Per l'ultima tappa ci raggiunge la nostra amica L. che ci accompagna nel percorso fino a casa sua a Würzburg. In questa tappa ci fermiamo nel bel paesino di Ochsenfurt e in quello di Sommerhausen, cittadina circondata da mura con torrette tutto intorno (Sommerhausen fa il paio con Winterhausen, paesini dirimpettai, l'uno a sud e l'altro a nord come fanno capire i nomi).

Würzburg è sicuramente la città più grande e vitale del percorso contemplato da questa vacanza. Il pomeriggio in cui arriviamo facciamo un giro in centro e la sera una passeggiata sul ponte antico e per le strade della città. Il giorno dopo facciamo insieme a L. la visita guidata in inglese alla Residenza e ammiriamo gli affreschi di Tiepolo e gli stucchi di Bossi. Ci sono anche lì e in tutta la città opere di Balthasar Neumann, un architetto che ha lasciato il segno in questa zona (e non solo!) della Germania. Completiamo il giro della residenza con la visita alla cappella barocca e la passeggiata nel grande giardino. L. ci porta poi al ex chiostro del Lusemgartlein dove c'è la lapide di un poeta tedesco medievale per me sconosciuto Walther Von der Vogelveide, e nella chiesa accanto ci fermiamo ad ascoltare le prove di un coro di giovani.

La Residenza di Würzburg
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Dormire e mangiare

Devo ammettere che non sono un'appassionata della Germania dal punto di vista dell'ospitalità e del cibo, però sono anche una persona che dovunque vada si sforza di cogliere il meglio che il posto le possa offrire. Fatta questa premessa, non sono mancati in questo viaggio tedesco i luoghi belli dove abbiamo dormito (tenendo conto che, essendo un viaggio organizzato, non abbiamo scelto gli alberghi) e quelli buoni dove mangiare (che invece abbiamo scelto noi o la nostra amica L.).

Tra gli alloggi ci è piaciuto parecchio per location e servizi il Palais Schrottenberg a Bamberg. Siamo state molto bene anche al B&B hotel di Schweinfurt, sebbene si tratti di una catena e dunque nel complesso risulti un po' anonimo.

Volkach
Bello anche il Bayerischer Hof, nel pieno centro di Kitzingen, dove tra l'altro facciamo un'ottima cena: zuppa di asparagi, asparagi con salsa olandese e medaglioni di maiale, bratwurst con patate e Silvaner. Tutto ottimo.

Tra i posti dove abbiamo mangiato la nostra personale classifica vede al primo posto il Gasthof Bären a Randersacker, il posto dove ci porta L. Un bel giardino interno e una cucina molto più curata della media, con una qualità dei prodotti decisamente elevata. Tutto molto buono!

A seguire metterei il ristorante dell'hotel Ross a Schweinfurt, che ci è stato consigliato dalla proprietaria della Die kleine kaffeerösterei, un altro posto molto carino dove andare in città.

Schweinfurt 
Un gradino più sotto e più o meno a pari merito metterei la birreria Schlenkerla di Bamberg, il Biergarten Zur Benediktiner di Hassfurt e il ristorante del Weingasthof Rose di Volkach, tutti e tre posti di cucina tradizionale tedesca più o meno semplice e/o pesante. Abbiamo mangiato bene, ma direi che non è cucina che si possa mangiare tutti i giorni.

Segnalo poi che a Monaco, nell'unica sera in cui ci siamo state, abbiamo mangiato in un posto turco non lontano dalla stazione, Sultanahmet Koftecisi, dove abbiamo mangiato bene.

In generale, mi è sembrato che in Germania mangiare fuori sia diventato parecchio più caro che in passato. Certo, i piatti sono di fatto piatti unici, però anche boh.

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Lungo la pista ciclabile
Qualche curiosità e commento finale


Le cose che ho notato o che mi hanno colpito durante il viaggio:

- un uso esagerato delle camicie a quadri da parte degli uomini tedeschi, soprattutto quelli oltre i cinquant'anni

- la presenza di un numero di ebike esagerato anche in un territorio completamente piatto: in passato durante i nostri viaggi in bicicletta si vedevano tantissimi pensionati e vecchietti con bici normali sui nostri stessi percorsi, e di solito ci davano una pista

Winterhausen vista da Sommerhausen
- i tedeschi tendono a rimproverare gli altri per qualunque cosa che secondo loro non rispetta le regole (che spesso sono regole parzialmente discutibili), e devo dire che alla seconda/terza circostanza mi sono cominciate a girare le scatole

- la Germania è molto meno efficiente di quanto non pensiamo; persino la nostra amica tedesca lo conferma. E però continua a vivere di rendita e fuori dal paese mantiene l'immagine di un paese perfetto, cosa che evidentemente non è.

Ciò detto, non voglio dire che il viaggio non mi sia piaciuto, anzi. Mi sono divertita, non mi sono stancata troppo, ho goduto della compagnia delle amiche, ho anche mangiato bene qua e là (ottime le colazioni!), e ho visto anche bei paesaggi e fatto belle foto. Che volere di più da una vacanza?

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Per una selezione più ampia di foto si veda qui sul mio profilo Behance.

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