Nella piccola ma stimolante libreria di Conversano Le storie nuove – dove non manco di fare un giro ogni volta che vado nel mio paese – si fanno sempre delle scoperte interessanti. Questo Natale la mia attenzione è stata attirata dalla copertina del graphic novel di Barbara Baldi, Lucenera.
Sfogliando il bell'albo di grandi dimensioni pubblicato da Oblomov, sono stata innanzitutto colpita dall'ambientazione, una campagna inglese cupa e bellissima, in secondo luogo dai disegni, dei piccoli quadri in miniatura.
E così il graphic novel è diventato mio e il giorno seguente è stato lentamente gustato, perché questo è uno di quei casi in cui non ci suò limitare a leggere le parole e a seguire la storia, ma bisogna soffermarsi su ogni dettaglio e osservare ogni singolo riquadro che compone la pagina.

Alla morte della nonna, questa lascia in eredità a Clara la tenuta e a Olivia l'equivalente in denaro, infrangendo tutti i sogni di Clara di poter studiare seriamente il pianoforte. Inizierà da questo momento una strada molto in salita per la giovane donna nel tentativo prima di conservare la proprietà della dimora, poi di garantire a se stessa la sopravvivenza, accettando di fare i lavori più umili e le mansioni più faticose. Ma la determinazione e il coraggio di Clara le consentiranno alla fine di perseguire il proprio sogno.

Dal punto di vista narrativo l'obiettivo è ambizioso e si può dire in buona parte riuscito, anche se la sensazione di qualcosa di incompiuto alla fine del racconto permane.

Veri e propri quadri che hanno lo straordinario pregio non solo di essere tecnicamente e visivamente pregevoli, ma anche di essere del tutto funzionali alla storia di cui costituiscono parte integrante e necessaria.
Il graphic novel di Barbara Baldi mi ha ricordato certi lavori di Chloè Cruchaudet, una delle mie disegnatrici preferite, e come mi è accaduto con quest'ultima, fin dalla prima visione i suoi disegni mi sono entrati nel cuore.
Voto: 4/5
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