E, per concludere un anno - il 2017 - tutto all'insegna della Toscana, anche per l'ultimo dell'anno scelgo - su iniziativa di alcune amiche - questa splendida regione come mia meta.
Dopo la solita procedura per il noleggio auto a stazione Termini e un viaggio tranquillo con autostrade piuttosto sgombre, arrivo alla stazione di Chiusi-Chianciano dove recupero S. che sarà mia compagna di viaggio per questi giorni, oltre alle altre amiche che incontreremo direttamente a Montepulciano.
Il nostro agriturismo, Le Rondinelle, è stato scelto perché molto vicino a quello dove alloggia un'altra parte del gruppo, in zona Acquaviva, una frazione di Montepulciano. Il nostro agriturismo sta su una strada piuttosto trafficata a fondo valle, ma le stanze sono sul retro della casa principale quindi sono piuttosto silenziose, nonostante le Frecce che passano tutto il giorno lungo la non lontana ferrovia. I proprietari, una coppia in pensione, sono accoglienti e molto prodighi, anche di consigli, come spesso accade in queste situazioni.
La nostra prima passeggiata (la prima di numerose) la facciamo a Montepulciano, dove giriamo in lungo e in largo per le stradine in salita del centro storico e facciamo un giro al mercatino natalizio che si svolge nella piazza principale. Saliamo anche sulla torre del palazzo municipale, da dove si gode una vista sul paese e sulla Val di Chiana davvero spettacolare, e resa ancora più magica dalla nebbiolina che avvolge tutto fino al tramonto. Poi passiamo a casa di L. che ospita un'altra parte del gruppo.
Il nostro cenone si svolge al B&B La casa di Assunta, dove convergiamo tutte dalle nostre sistemazioni, per mangiare gli splendidi piatti che la padrona di casa, una cuoca bravissima, nonché una persona davvero gradevole, ci prepara. Dopo una cena tutta a base di pesce, si chiacchiera amabilmente, si brinda all'arrivo del nuovo anno e poi si spostano i tavoli e si comincia a ballare fino a quando il sonno prende il sopravvento.
Il giorno dopo è d'obbligo alzarsi con calma ed è altresì inevitabile la lunga trattativa per decidere che cosa fare. Dopo estenuanti confronti di punti di vista, intanto decidiamo di andare tutte insieme alla chiesa di San Biagio, ai piedi di Montepulciano. Da lì una parte del gruppo si avvia a piedi verso Montefollonico, nonostante il tempo non sia granché e ci sia il serio rischio di pioggia, e un'altra parte (in cui ci sono io) si dirige in macchina verso Monticchiello, un altro paese arroccato in cima a una collinetta che sta esattamente a metà strada tra la Val d'Orcia e la Val di Chiana. Già per strada dunque ci godiamo panorami splendidi, resi speciali da un cielo minaccioso, in cui ogni tanto si aprono squarci di azzurro e di sole.
A Monticchiello, paese del "teatro povero", facciamo un giro in centro e poi cerchiamo un punto panoramico da cui si possa ammirare la Val d'Orcia. Quando stiamo per rinunciare perché i punti migliori sono tutti privati, una signora dal balcone - vedendoci vagare - ci chiede cosa stiamo cercando e ci consente di entrare in un giardino privato da cui si apre una vista spettacolare sulla valle.
Prima di andar via dal paese, facciamo poi una sosta alla Guardiola, un posticino dove beviamo un buon rosso Orcia e facciamo uno spuntino.
A Montefollonico raggiungiamo il resto del gruppo e poi tutte facciamo ritorno alle rispettive sistemazioni.
La sera siamo a cena alla Trattoria di Cagnano, dove apprezziamo gli antipasti, la minestra di castagne, il vino delle cantine Dei e poco altro.
Il giorno successivo le nubi hanno lasciato il posto a un cielo azzurro molto bello. Io sono decisa a fare un giro in Val d'Orcia, perché mi è rimasto il desiderio di vedere alcuni luoghi che la prima volta che ci ero stata non avevo visto. Così in macchina puntiamo alla Cappella della Madonna di Vitaleta, uno dei luoghi iconici della Val d'Orcia. Da qui facciamo una piccola passeggiata tra i campi, senza calcolare che la pioggia dei giorni precedenti ci riempirà le scarpe di fango.
Dopo questa suggestiva passeggiata, riprendiamo la macchina e percorriamo una strada sterrata dove ci sarebbe da fermarsi a fare foto ogni 2 minuti... Il percorso verso San Quirico d'Orcia diventa dunque incredibilmente lungo. A San Quirico facciamo un giro nel centro storico e uno spuntino in enoteca, poi sulla strada verso l'azienda di Pianporcino che ci è stata consigliata per il pecorino, ci fermiamo alla quercia delle checche, un altro punto topico della valle.
Il nostro giro in Val d'Orcia termina a Pienza, con la magnifica vista al tramonto sulla valle e la sosta alla suggestiva pieve di Corsignano.
Raggiungiamo poi il resto del gruppo a San Casciano dei Bagni, dove loro stanno facendo il bagno termale all'aperto sotto la luce della luna, ma noi non ci pensiamo nemmeno.
Le cena da Assunta (a ranghi ridotti perché qualcuno è già rientrato) sarà memorabile: oltre a preparare insieme a lei i pici, potremo mangiare fegatini di pollo e salsicce fatti in casa, due varianti dei pici, con carciofi e con mollica, il fagiano con giardiniera e verdure varie di contorno, nonché il panettone con la panna. D'altra parte, oggi è il compleanno di C., quindi l'occasione è buona per l'ennesimo brindisi.
La mattina dopo siamo ormai solo in quattro e decidiamo di andare a visitare le cantine Dei, che stanno in un bellissimo tratto di campagna vicino Montepulciano. La nostra guida per la visita è molto attenta e preparata e ci illustra storia e filosofia della cantina, oltre a farci vedere gli spazi della cantina sotterranea in travertino e l'anfiteatro all'aperto realizzato dal fondatore. Ne usciamo con diverse bottiglie di vino (e io anche una scatola di legno che desideravo da tanto!).
Da qui ci muoviamo verso il lago di Montepulciano, dove facciamo una passeggiata lungo il sentiero in questa mattinata un po' coperta. La nostra vacanza si conclude con un ultimo, memorabile pranzo al ristorante, la Botte Piena, a Montefollonico che avevo puntato fin dal primo giorno. Prendiamo due menu tradizione che comprendono salumi di cinta senese con giardiniera, crostini di fegatini con cantucci salati, ribollita, tagliatelle con sugo finto, tagliata di chianina, e cantucci con vin santo.
Non possiamo che dirci ampiamente soddisfatte di questa vacanzina sia a livello di paesaggi, sia a livello enogastronomico.
Sulla strada del ritorno - sarà stato anche il vino - mi sento un po' filosofa e penso che l'autostrada in un giorno feriale è come la vita: non importa quanti camion hai già superato ne incontrerai sempre un altro da superare!
Per qualche altra foto del viaggio vi rimando al mio progettino "Hanging around Val di Chiana and Val d'Orcia" su Behance.
sabato 13 gennaio 2018
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Eri praticamente a casa mia... e sì, condivido tutto quello che hai scritto. Ti invito a ritornare, in una stagione diversa, per vedere con i tuoi occhi come, a seconda delle stagioni, il paesaggio e i colori cambiano: è una sensazione incredibile! Ti consiglio di fare un salto anche a San Gimignano e Volterra, altri due gioielli della mia Toscana.
RispondiEliminaE, perchè no, magari ci scappa anche un caffè insieme... ;)
Ciao Kris! Tornerò certamente in un'altra stagione. Finora ci sono stata sempre in inverno... devo tornare in primavera, estate e autunno ;-) Quando torno te lo faccio sapere in anticipo così magari ci scappa davvero un caffè insieme :-) E grazie dei consigli!
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