domenica 11 settembre 2016

Palacinche. Storia di un'esule fiumana / Caterina Sansone e Alessandro Tota

Palacinche. Storia di un'esule fiumana / Caterina Sansone e Alessandro Tota. Roma: Fandango Libri, 2012.

Caterina Sansone e Alessandro Tota sono rispettivamente una fotografa e un fumettista. Nella vita sono una coppia (ovviamente non so se lo sono ancora).

E in questa pubblicazione ci sono un po' tutte queste componenti: ci sono i disegni di Alessandro (di cui io avevo adorato il primo albo, Yeti), ci sono le fotografie di Caterina, e poi c'è la storia della famiglia di Caterina che è diventata di riflesso, e almeno parzialmente, la storia di Alessandro.

Oggetto dell'albo è infatti la storia di Elena, la madre di Caterina, che quando aveva 8 anni dovette lasciare Fiume insieme alla sua famiglia (i genitori e la sorella Meri) e visse dodici anni in campi profughi, passando per Trieste e Udine, e poi per Palermo, il Parco di Capodimonte, Bagnoli, infine Napoli, prima del trasferimento definitivo a Firenze.

Il progetto editoriale di Tota e Sansone è parecchio originale, perché i due hanno deciso di compiere a ritroso il viaggio degli avi di Caterina, raccontando questo viaggio attraverso i disegni di Alessandro, le fotografie di Caterina ai luoghi e agli edifici così come si presentano oggi e le fotografie scattate a suo tempo, che Caterina ha trovato in una scatola di latta e che sono all'origine di tutto.

Il risultato è un graphic novel sui generis in cui da un lato viene presentato in chiave ironica il rapporto umano e professionale tra questi due artisti e la bellezza e la difficoltà di collaborare su un progetto che li coinvolge anche sul piano personale, dall'altro ci viene proposta la ricostruzione della storia di una famiglia attraverso la quale si racconta la vicenda dei tanti profughi fiumani che hanno vissuto la medesima esperienza, gettando luce su una vicenda non propriamente nota ai più.

Il graphic novel si mette dunque al servizio di una vera e propria indagine giornalistica, che senza venir meno al rigore documentario attinge però anche alla leggerezza del linguaggio dei fumetti, producendo un risultato interessante, ma anche divertente. Un bel modo di imparare un pezzo importante della storia di una parte del popolo italiano.

Disegni in bianco e nero, disegni a colori (utilizzati per i racconti riguardanti il passato), riproduzioni di documenti, fotografie originali e fotografie contemporanee trovano un modo bello e per niente faticoso di dialogare tra loro.

E forse non è secondario ricordare che in fondo anche Alessandro e Caterina, che vivono a Parigi, sono degli esuli, certamente degli esuli di "lusso" come dicono loro, ma forse in qualche modo anch'essi costretti a lasciare il loro luogo di nascita per avere l'opportunità di seguire un sogno lavorativo.

Ripercorrere le tracce di questa famiglia forse significa anche ricordare che la storia dell'umanità è da sempre attraversata da movimenti di singoli e gruppi da un paese all'altro, in fuga dalla povertà o dalle guerre, alla ricerca di una vita migliore e di una maggiore dignità, all'inseguimento di un sogno o di un progetto. Ma che il legame con le origini rimane sempre importante e forte, foss'anche quando si manifesta attraverso la ricetta di un dolce molto buono, come le palacinche!

Voto: 3,5/5

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