Da quassù la terra è bellissima / Toni Bruno. Milano: Bao Publishing, 2016.
C. aveva adocchiato questo graphic novel un po' di tempo fa, quando ancora non era uscito, e ne era stata incuriosita. Cosicché quando è stato pubblicato l'ho subito comprato.
La lettura di Da quassù la terra è bellissima mi ha tenuto compagnia per un intero viaggio in treno da Roma a Padova, anche perché dopo aver terminato la prima lettura ho sentito il desiderio di scorrerne nuovamente le pagine e in parte di rileggerlo. Ho anche avuto bisogno di qualche ora dalla fine della seconda lettura per appropriarmi dei contenuti e dello spirito di questo albo. Provo a spiegare perché.
La storia raccontata da Toni Bruno è ambientata negli anni Sessanta, durante il periodo della guerra fredda tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica e durante la corsa allo spazio.
Akim Smirnov è un astronauta che dopo essere già stato in orbita, diventando un vero e proprio eroe nazionale, ha avuto un crollo psicologico che sembra impedirgli il secondo lancio.
Franck Jones è un ricercatore e psicologo americano che soffre di nevrosi e attacchi di panico. Quando viene chiamato ad arruolarsi per la guerra del Vietnam, un amico gli procura l'occasione per sottrarsi, ossia trasferirsi in Russa per curare Akim.
Il cuore del graphic novel sta nel rapporto tra questi due uomini, entrambi segnati da un'infanzia difficile rispetto alla quale tutti e due hanno voluto mettere una distanza fisica ed emotiva sufficiente a seppellire le emozioni negative.
Il fatto è che puoi anche andare a vivere dall'altra parte degli Stati Uniti e decidere di non tornare più nella casa paterna, ovvero puoi farti spedire nello spazio e guardare la terra da lontanissimo, da dove appunto la terra sembra bellissima e pacifica, ma i demoni interiori albergano dentro di noi e non aspettano che l'occasione di prendere il sopravvento.
Da quassù la terra è bellissima è la storia di due uomini che - pur collocati dalle parti opposte della cosiddetta "cortina di ferro" - si riconoscono nelle loro debolezze e imparano la necessità di accettare le proprie emozioni e i propri ricordi, anche quelli negativi. Perché di fronte alle paure l'unica cosa che possiamo fare è accettarle e conviverci, non avendo il potere di soffocarle negandole.
Il graphic novel di Toni Bruno - pur essendo visivamente molto ricco e dettagliato (al punto da lasciare ai disegni e ai colori il compito di far passare alcune emozioni) - è invece narrativamente e psicologicamente molto essenziale, e dunque lascia al lettore il compito di comprendere i sottintesi, di riempire i vuoti, di cogliere gli stati d'animo. Il lettore per Bruno non è un fruitore passivo, bensì è parte integrante del percorso che consentirà a Franck e ad Akim di venire a patti con il proprio passato.
Da quassù la terra è bellissima non contiene grandi rivelazioni, né ambiziose analisi psicologiche, e in questo senso potrebbe apparire un graphic novel diciamo così "minore". In realtà, rispetto a tanti fumetti che non riescono a staccare lo sguardo dal proprio ombelico, Toni Bruno dimostra di avere il coraggio di raccontare una storia lontana nel tempo e nello "spazio", parlando però di sentimenti universali e vicini a ognuno di noi quali la paura, il coraggio, l'autostima, l'insicurezza.
Voto: 3,5
[Dedicato a Betta e al suo magnifico sorriso]
C. aveva adocchiato questo graphic novel un po' di tempo fa, quando ancora non era uscito, e ne era stata incuriosita. Cosicché quando è stato pubblicato l'ho subito comprato.
La lettura di Da quassù la terra è bellissima mi ha tenuto compagnia per un intero viaggio in treno da Roma a Padova, anche perché dopo aver terminato la prima lettura ho sentito il desiderio di scorrerne nuovamente le pagine e in parte di rileggerlo. Ho anche avuto bisogno di qualche ora dalla fine della seconda lettura per appropriarmi dei contenuti e dello spirito di questo albo. Provo a spiegare perché.
La storia raccontata da Toni Bruno è ambientata negli anni Sessanta, durante il periodo della guerra fredda tra gli Stati Uniti e l'Unione Sovietica e durante la corsa allo spazio.
Akim Smirnov è un astronauta che dopo essere già stato in orbita, diventando un vero e proprio eroe nazionale, ha avuto un crollo psicologico che sembra impedirgli il secondo lancio.
Franck Jones è un ricercatore e psicologo americano che soffre di nevrosi e attacchi di panico. Quando viene chiamato ad arruolarsi per la guerra del Vietnam, un amico gli procura l'occasione per sottrarsi, ossia trasferirsi in Russa per curare Akim.
Il cuore del graphic novel sta nel rapporto tra questi due uomini, entrambi segnati da un'infanzia difficile rispetto alla quale tutti e due hanno voluto mettere una distanza fisica ed emotiva sufficiente a seppellire le emozioni negative.
Il fatto è che puoi anche andare a vivere dall'altra parte degli Stati Uniti e decidere di non tornare più nella casa paterna, ovvero puoi farti spedire nello spazio e guardare la terra da lontanissimo, da dove appunto la terra sembra bellissima e pacifica, ma i demoni interiori albergano dentro di noi e non aspettano che l'occasione di prendere il sopravvento.
Da quassù la terra è bellissima è la storia di due uomini che - pur collocati dalle parti opposte della cosiddetta "cortina di ferro" - si riconoscono nelle loro debolezze e imparano la necessità di accettare le proprie emozioni e i propri ricordi, anche quelli negativi. Perché di fronte alle paure l'unica cosa che possiamo fare è accettarle e conviverci, non avendo il potere di soffocarle negandole.
Il graphic novel di Toni Bruno - pur essendo visivamente molto ricco e dettagliato (al punto da lasciare ai disegni e ai colori il compito di far passare alcune emozioni) - è invece narrativamente e psicologicamente molto essenziale, e dunque lascia al lettore il compito di comprendere i sottintesi, di riempire i vuoti, di cogliere gli stati d'animo. Il lettore per Bruno non è un fruitore passivo, bensì è parte integrante del percorso che consentirà a Franck e ad Akim di venire a patti con il proprio passato.
Da quassù la terra è bellissima non contiene grandi rivelazioni, né ambiziose analisi psicologiche, e in questo senso potrebbe apparire un graphic novel diciamo così "minore". In realtà, rispetto a tanti fumetti che non riescono a staccare lo sguardo dal proprio ombelico, Toni Bruno dimostra di avere il coraggio di raccontare una storia lontana nel tempo e nello "spazio", parlando però di sentimenti universali e vicini a ognuno di noi quali la paura, il coraggio, l'autostima, l'insicurezza.
Voto: 3,5
[Dedicato a Betta e al suo magnifico sorriso]
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