domenica 10 agosto 2025

Membrana / Chi Ta-Wei

Membrana
/ Chi Ta-Wei; trad. dal cinese di Alessandra Pezza. Torino: add editore, 2022.

Di questo libro avevo sentito parlare qualche tempo fa nei consigli con cui di solito si chiudono le puntate del podcast del Post Globo, in particolare nella puntata dedicata a Taiwan in cui Eugenio Cau parla con Lorenzo Lamperti.

Il modo in cui Lamperti aveva suggerito questo libro mi aveva incuriosito e quindi era finito rapidamente nella mia lista degli acquisti. Poi in un paio di spostamenti in treno sono riuscita a finirlo, anche perché Membrana per le sue dimensioni forse è più imparentato con un racconto che con un romanzo vero e proprio.

Mentre lo leggo scopro che, pur essendo stato pubblicato nel mercato italiano nel 2022 da add editore, il romanzo è stato scritto dallo scrittore taiwanese gay Chi Ta-Wei negli anni Novanta e la prima edizione taiwanese risale al 1996, il che lo rende ancora più interessante e sorprendente.

Siamo nel 2100. L'umanità - a causa delle guerre e del cambiamento climatico - ha dovuto abbandonare le terre emerse e ricostruire la propria vita in metropoli realizzate sui fondali oceanici. Sulla terraferma sono rimaste le grandi industrie in cui la forza lavoro è formata solo da robot e le prigioni, dal momento che non c'è peggiore pena per un criminale che quella di essere lasciato in un mondo ormai inospitale e non adatto alla vita umana.

Nella città sommersa di T. vive Momo che fa l'estetista in un mondo in cui la cura della pelle e del corpo ha un'importanza centrale. Attraverso continui flashback che ci portano avanti e indietro nella vita di Momo, alla leggenda sulla sua nascita, alla sua infanzia, al periodo della degenza in ospedale, all'amicizia con Andy, al rapporto con la madre, scopriremo a poco a poco la verità sulla sua vita.

Attraverso una lingua essenziale e diretta, Chi Ta-Wei ci presenta un mondo sommerso nel quale la tecnologia rende il confine tra reale e proiezione del reale, nonché tra naturale e artificiale, sempre più labile e difficile da riconoscere, un mondo - tra l'altro quasi esclusivamente declinato al femminile - nel quale alcuni dei fenomeni antropologici e sociali che già conosciamo si sono spinti fino alle estreme conseguenze, in un senso che non può essere interpretato come univocamente negativo.

Dentro questo mondo ci sono tante cose che conosciamo (e che sicuramente nel 1996 erano molto meno riconoscibili di oggi), e che nel profondo degli oceani sono diventate comuni e normali, ma che talvolta risultano non pienamente intellegibili, in quanto la narrazione di Chi Ta-Wei mantiene intorno ad esse un alone di ambiguità e mistero.

Attraverso Membrana - che pure riflette uno specifico punto di vista culturale - ci troviamo a fare i conti con temi trasversali alle culture e certamente attuali, quali il rapporto tra uomo e natura, il ruolo degli androidi nella società umana e le possibili commistioni con gli esseri umani, la possibilità diffusa del transgenderismo e la libertà nelle relazioni affettive e sessuali, ma anche il senso di solitudine, le paure e l'isolamento, le difficoltà delle relazioni (con altri esseri umani, con i propri familiari, con gli androidi, con gli animali).

Scopro solo a posteriori che Membrana è considerato un classico della letteratura distopica e queer, e capisco bene perché. Lettura davvero suggestiva se ci si lascia trasportare senza pregiudizi nel suo mondo sommerso.

Voto: 3,5/5

Nessun commento:

Posta un commento

Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!