mercoledì 14 settembre 2022

Fire of love

Katia e Maurice Krafft erano due scienziati francesi, lei geochimica, lui geologo, grandissimi appassionati di vulcani, che avevano amato fin da bambini e il cui studio avevano approfondito durante il percorso all'Università di Strasburgo, dove si erano conosciuti e innamorati. In viaggio di nozze andarono a Santorini, e da quel momento insieme studiarono da vicino tantissimi vulcani ed eruzioni in ogni parte del mondo, documentandole con fotografie e riprese video, che spesso diventavano libri e documentari.

Pur essendo due scienziati un po' anarchici e certamente allergici all'approccio accademico, grazie alla loro passione e competenza, nonché a un certo grado di spericolatezza, i Krafft riuscirono più di chiunque altro ad avvicinarsi ai fenomeni vulcanici, fornendo una quantità di dati e documentazione senza eguali. Pur guardati inizialmente con sospetto dalla comunità scientifica, furono poi apprezzati per i loro studi e contribuirono in maniera significativa a sensibilizzare governi e amministrazioni sull'importanza delle azioni da compiere rapidamente per evitare le conseguenze disastrose delle eruzioni rispetto alle vite umane. Fu poi uno di questi vulcani, in Giappone, a ucciderli, ma i Krafft erano perfettamente consapevoli di rischiare la morte con il loro lavoro e ciononostante il desiderio di conoscere e l'interesse per i vulcani li spingeva sempre oltre.

La regista Sara Dosa costruisce il racconto parallelo e in qualche modo intersecato di un duplice amore, quello tra Katia e Maurice e quello dei due per i vulcani, racconto reso appassionante non solo dalla straordinaria energia vitale dei protagonisti, ma dalla confezione del film, che si avvale dell'originale montaggio realizzato da Erin Casper e Jocelyne Chaput, delle belle animazioni in stop motion e di una colonna sonora varia e a tratti sorprendente. Le riprese di home video che raccontano i Krafft in momenti più familiari, i video delle loro interviste in televisione e delle loro partecipazioni a convegni e seminari si mescolano alle riprese dei fenomeni vulcanici, trasmettendo il senso di una vita vissuta al limite ma certamente piena di passione.

Le immagini sono straordinarie, si ride, si imparano delle cose, e si conosce una storia - almeno per me - poco nota, che suscita riflessioni e pensieri e non lascia indifferenti rispetto all'eterno interrogativo dell'essere umano sul significato della vita e sulla paura della morte.

Cosa volere di più da un film - in fondo piccolo - come questo?

Voto: 3,5/5



2 commenti:

  1. Condivido, anche a me il film è piaciuto molto e la storia degli innamorati vulcanologi è bella ed edificante.

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