Non tutto mi piace della musica che fa Fink, ma trovo alcuni pezzi di grande impatto e più in generale apprezzo la qualità umana e musicale di questo artista e della sua band.

Come sempre Fink si presenta sul palco con l'immancabile berretto, accompagnato dalle sue chitarre e dai suoi musicisti, un bassista e due polistrumentisti, tra cui il suo fido accompagnatore Tim Thornton. Quest'ultimo canta, suona la batteria e la chitarra, l'altro si muove agilmente tra le tastiere e la chitarra.
Lo stesso Fink che per gran parte si esibisce come chitarrista ci offre però anche qualche esibizione alle tastiere.

La cosa forse più interessante della serata, oltre a un repertorio che spazia attraverso le sonorità (e che come dice la mia amica F. ricorda a tratti importanti musicisti degli anni Novanta ma contiene all'interno anche componenti più antiche e nello stesso tempo modernissime), è il pubblico, composto di persone dalle età più varie, che vanno dai giovani fino a gente parecchio avanti negli anni. A testimonianza di una musica che evidentemente è davvero fuori dal tempo ed è in grado di parlare a persone diverse ed età diverse.
Bel concerto e bella serata.
Voto: 3,5/5
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