martedì 2 maggio 2017

Jens Lekman. Unplugged in Monti, Church Session, Chiesa Metodista, 26 aprile 2017

Si torna alla Chiesa Metodista per la Church Session di Unplugged in Monti.

Protagonista della serata Jens Lekman e la sua band. Avevo già assistito a un suo concerto nell'ormai lontano 2012 e ne ero stata piacevolmente sorpresa, cosicché stavolta non ho avuto alcun dubbio sul fatto di prendere il biglietto. Poi, quando grazie a un lungo viaggio in macchina sono riuscita anche ad ascoltare più volte il suo ultimo album, Life will see you now, ne sono stata letteralmente conquistata e non vedevo l'ora di ascoltarlo dal vivo.

Così, appena esco dal lavoro mi fiondo in chiesa dove F. carinamente mi ha tenuto un posto in prima fila per consentirmi di fare le foto.

Prima di Lekman c'è l'opening di Margherita Vicario, una giovanissima cantante (ma scopro adesso anche attrice e non solo), accompagnata da un musicista che - a seconda che lei stia alla chitarra o alle tastiere - sta a sua volta alla chitarra o alle tastiere o al sintetizzatore. Margherita ci dice che ci proporrà alcune canzoni dell'album in uscita, riarrangiate per duo.

La musica della Vicario ha qualcosa di antico, che mi riporta con la mente alle sonorità della canzone italiana degli anni Sessanta, ma anche qualcosa di moderno che in alcuni momenti mi fa pensare alla musica di Levante. Ma devo dire che la musica di Margherita è alla fine solo sua, sia negli arrangiamenti musicali sia nei testi divertenti, buffi e malinconici che l'accompagnano. Lei è molto timida e quasi si scusa di essere lì a togliere spazio al protagonista della serata, ma personalmente la trovo un'apertura musicale gradevole e interessante e questa ragazza così acqua e sapone canzone dopo canzone mi conquista con la sua grazia e le sue qualità musicali.

Al termine dell'opening, quasi senza soluzione di continuità e dopo un rapidissimo cambio di strumenti sul palcoscenico, ecco salire Jens Lekman da solo con la sua chitarra che apre il concerto con una versione slowed e accompagnata solo dalla chitarra di To know your mission, la canzone di apertura del suo album.

Poi sale sul palco l'intera band completamente al femminile, una batterista, una bassista e una tastierista (cui si aggiunge anche una donna che fa da tecnico del suono).

La band ci propone l'ultimo album quasi per intero, con Lekman che - com'è tipico del suo stile - di tanto in tanto ci racconta i retroscena che stanno dietro la composizione di una canzone. La particolarità della musica di Lekman consiste nel fatto che le sue canzoni hanno ritmi spesso allegri e coinvolgenti, cosa particolarmente vera nell'ultimo lavoro dove compaiono anche dei cenni di dance music, ma su testi che raccontano piccoli episodi di vita quotidiana con toni malinconici o agrodolci, producendo un mix molto interessante.

In fondo la sua musica è esattamente come lui: un ragazzone alto e magro, sempre con un cappellino sulla testa rasata, che ciondola e balla sul palco imbracciando la chitarra, che parla al pubblico con voce suadente e toni gentili, ma un po' malinconici, una specie di predicatore di serenità e gentilezza universale dal volto dolce ma non spensierato, anche quando il sorriso gli illumina il viso.

Il concerto conquista presto il pubblico e, quando Jens invita le persone a partecipare, qualcuno timidamente si alza e si posiziona davanti al palco in piedi a cantare e ballare con lui. A questi sparuti fans si uniscono presto molte altre persone cosicché verso la fine del concerto la parte antistante il palco è piena di gente di tutte le età che balla al ritmo delle canzoni vecchie e nuove di Lekman.

Il bis viene chiesto già dall'ultima canzone della scaletta, che si conclude con una specie di coreografia in cui Lekman rimane in piedi da solo, mentre le tre musiciste le si siedono tutte intorno abbandonando i loro strumenti.

Al rientro quasi immediato sul palco seguono altre tre canzoni e il concerto si conclude ciclicamente con una nuova esecuzione in solitudine con la sua chitarra per accogliere il lungo applauso soddisfatto del pubblico.

Una serata bella e divertente, piena di musica, di quelle che non si dimenticano facilmente.

Voto: 3,5/5

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