domenica 15 febbraio 2009

Il curioso caso di Benjamin Button


Ebbene, 13 nominations mi sembrano veramente eccessive... Sul piano della tecnica cinemtografica e dei prodigi che la tecnologia permette oggi di compiere non v'è dubbio che si tratti di un film di grande interesse (sebbene c'è decisamente qualcosa di forzato nel personaggio di Benjamin quando ha 7 anni ma ne dimostra 80)... e quindi ok alle candidature di carattere tecnico e probabilmente da questo punto di vista il film merita di sbaragliare gli avversari che certamente non hanno osato così tanto.
Però, candidare David Fincher per questa regia dopo che ci ha regalato film come Seven, Zodiac e soprattutto lo straordinario Fight Club sinceramente mi sembra davvero fuori luogo; è proprio come se Hollywood premiasse i registi quando fanno prodotti mainstream, penalizzandoli invece quando si avventurano su terreni più impervi...
I temi affrontati sono certamente interessanti (la fugacità del tempo, la fatalità del destino, l'imperscrutabilità delle infinità possibilità della vita, il senso dell'esistenza), ma tutto sommato non rappresentano nulla di nuovo, né l'idea che sta a fondamento del film (una vita vissuta al contrario) è realmente originale, visto che lo stesso racconto di Francis S. Fitgerald si ispirava ad una frase di Marc Twain e almeno una volta nella vita ciascuno di noi si è chiesto come sarebbe vivere al rovescio...
Gli attori sono certamente notevoli, ma - a mio parere - meglio Cate Blanchett che Brad Pitt, eppure il candidato all'Oscar è quest'ultimo.
Bella l'idea di raccontare una fetta di storia americana attraverso la vicenda favolistica, e per certi versi dunque quasi esemplare, di questo personaggio, ma anche quest'idea non è nuova, visto che l'aveva fatto già un po' di tempo fa lo stesso sceneggiatore con Forrest Gump.
E la colonna sonora è certamente d'impatto, ma quella di The millionaire è decisamente di un altro livello e certamente meno convenzionale.
Infine, la storia d'amore è affascinante e i due attori sono una coppia eccellente, però alla fine non risulta trascinante né realmente commovente.
Insomma, non è che non mi è piaciuto affatto. Il film ha molti meriti e va visto, ma certamente mi indispettisce il clamore che ha suscitato e che mi pare sinceramente eccessivo.
Voto: 3/5

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