
In realtà, non è l’unica nuova avventura per Unplugged in Monti, visto che da pochissimo questi ragazzi hanno fondato una piccola etichetta, A modest proposal record, con cui far uscire i gruppi che amano e che vogliono fare scoprire.

Si tratta di un trio formato dal cantautore americano Nicholas Faraone, cantante e chitarrista, Tom Skantze alla chitarra elettrica e il batterista Robin Af Ekenstam, quest’ultimo con il braccio destro amputato sostituito da una protesi con cui maneggia la bacchetta.
I tre salgono sul palco verso le 22.15, dopo che io ho avuto il tempo sia di fare un giro del centro di Roma by night provando la mia nuova macchina fotografica, sia di fare un giro all’interno del Quirinetta per vedere la mostra dei poster realizzati in occasione dei concerti dell’anno, esposti in una saletta laterale.

Sul palco i Barbarisms sono molto affiatati, e il loro leader Nicholas Faraone non perde occasione per ribadire quant’è contento di essere qui questa sera, ribadendo il legame speciale che c’è tra il gruppo e l’Italia, e soprattutto Roma.

Purtroppo il loro concerto finisce fin troppo presto (ma io mi sono portata a casa il loro ultimo CD); d’altra parte, tutti – compresi gli stessi componenti dei Barbarisms – aspettano l’arrivo sul palco della star di questa sera, Destroyer, il cantante canadese Dan Bejar che in passato ha collaborato con gruppi famosi e poi nel 1995 ha avviato questo progetto con cui ha pubblicato parecchi album fino all’ultimo di quest’anno Poison Season.

Tra il pubblico in prima fila si sistema Nicholas Faraone e per un po’ anche Tom Skantze. Il primo balla e canta, anche insieme ad alcune ragazze del pubblico che gli si sono avvicinate, dimostrando di essere un vero fan.
Destroyer invece sul palco ha uno stile molto sobrio e silenzioso. È elegante con i suoi pantaloni a sigaretta e la camicia bianca, e tra una canzone e l’altra raramente si rivolge al pubblico, mentre di solito si abbassa a raccogliere un bicchiere o una bottiglia di birra che ha vicine all'asta del microfono.

Direi che come primo appuntamento i ragazzi di Unplugged in Monti possono essere certamente contenti del risultato. Per quanto mi riguarda, aspetto le loro prossime mosse.
Voto: 3,5/5
Nessun commento:
Posta un commento
Lascia qui un tuo commento... Se non hai un account Google o non sei iscritto al blog, lascialo come Anonimo (e se vuoi metti il tuo nome)!