È lui che mille volte di più dei libri di management e di biblioteconomia mi ha spiegato e dimostrato in pratica cosa vuol dire "prendersi cura del cliente" e fare della più semplice e ripetitiva delle operazioni quotidiane un momento speciale, un' "esperienza".
Gigi, infatti, conosce gli avventori più o meno abituali del bar ad uno ad uno, sa cosa prendono e come, ti sorride anche quando è l'ora di punta. Ogni caffè o cappuccino è speciale, perché, avendoti visto entrare, te lo prepara quando ancora sei alla cassa a pagare, ti ci mette il cacao se sa che ti piace, ti appoggia una bustina di zucchero vicino alla tazzina, non ti fa mai mancare un bicchiere d'acqua, anche se il collega se ne dimentica.
E quando non ti vede per un po', ti chiede se è tutto a posto, ti sorride e ti dice bentornato.
A Gigi perdoneresti qualunque cosa e se una volta per sbaglio il cappuccino te lo fa tiepido anziché bollente - come in realtà lo vorresti - non hai il coraggio di dirglielo e quel cappuccino tiepido finirà per piacerti più di qualunque cappuccino bollente della tua vita.
E questo perché, grazie a lui, ti senti a casa, coccolato e sempre importante, indipendentemente dal fatto che nel bar ci sia folla oppure nessuno.
Mi guardo intorno spesso quando vado da Gigi e penso che i clienti del bar lo considerino un amico, anche se ne conoscono a malapena il nome... Credo che le persone come lui siano speciali, in grado di rendere unico e straordinariamente importante anche il lavoro più umile, semplice e ripetitivo.
Nessuna tecnologia potrà sostituire Gigi. Tanto che quando è in ferie, il caffé resta ottimo e i cornetti sono sempre buonissimi, ma il bar si svuota perché non c'è più alcun motivo per andare lì piuttosto che da un'altra parte.
Sarà anche che il bar dove lavora Gigi ha il cornetto gianduja che mi piace tanto, ma visto che mi comporta una sosta sulla via del lavoro, che proprietari e commessi in generale non sono particolarmente simpatici e che il bar non è esteticamente gradevolissimo, devo ammettere che la presenza di questo barista, che esprime una speciale filosofia di vita e di lavoro, è il motivo per cui non rinuncerei a questa sosta mattutina per nessun motivo al mondo.
giovedì 5 marzo 2009
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