giovedì 28 maggio 2020

City & Gender / Julie Maroh

City & Gender / Julie Maroh. Bologna: Renbooks, 2015.

Questo opuscoletto, pubblicato da Renbooks in edizione limitata (con tanto di numerazione e firma dell'autrice), è basata sulla mini serie City & Gender, pubblicata nella rivista The Big Issue in Taiwan tra novembre 2013 e maggio 2014.

La raccolta di strisce si può leggere in italiano, ovvero - capovolgendo l'opuscoletto - in inglese.

Si tratta di brevi storie, quasi frammenti, in cui Julie Maroh (ben nota in Italia in quanto autrice del graphic novel ll blu è un colore caldo e più recentemente di Corpi sonori) propone al lettore una riflessione sulla questione di genere nei contesti urbani, e lo fa in maniera creativa e ad ampio spettro.

Parla in generale di come la società tenda a ingabbiare le persone, a costringerle a posizionarsi in una casella, qualunque essa sia, e di come attribuisca a ciascuna di queste caselle una specifica connotazione che ne condiziona i comportamenti: la donna come oggetto sessualizzato, l'uomo come sesso forte, con il relativo contorno di ciò che la donna e l'uomo possono o no fare, devono o no fare. Chi non rientra in queste due caselle è automaticamente al di fuori della normalità e ha la sua collocazione nel reame della diversità.

Nell'ultimo racconto l'autrice conclude che lo spazio pubblico non è mai neutrale, perché è organizzato per norme e generi, a differenza dello spazio privato che è lasciato alle preferenze dei singoli. In particolare, nello spazio pubblico è la donna (e in generale il femminile) a pagare il prezzo più caro in quanto tale spazio non è costruito per consentirle di usufruirne in maniera libera e sicura.

Quello di Julie Maroh è il tentativo di scoperchiare il vaso su quanto anche gli spazi siano il risultato di una società fortemente patriarcale che si arroga il diritto di decidere quali debbano essere i ruoli e i comportamenti delle donne e delle persone in generale.

City & Gender è dunque anche un appello a lavorare per cambiare questo stato di cose e a costruire un futuro diverso.

Voto: 3/5

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