K, il protagonista di questo graphic novel, è un disegnatore e animatore un po’ nerd, che vive a New York dividendo casa con un coinquilino. Ha una vita sentimentale come tutti. Un giorno conosce per caso una ragazza e inizia una storia. Poi dopo un anno la storia va in crisi e K rimane da solo a deprimersi e a farsi consolare dagli amici. Fino a quando il suo coinquilino lo convince a iscriversi a una chat di incontri, Lovebug, cui lui è già iscritto, e gli spiega tutti i segreti e i trucchetti per rimorchiare il più possibile.
Dopo un avvio piuttosto burrascoso e una serie di incontri con persone decisamente borderline, K diventa a poco a poco più bravo e più spregiudicato e la chat diventa per lui una vera e propria ossessione, così come il sesso che finalmente riesce a ottenere con poco sforzo e tutto sommato senza dover gestire quasi nessuna conseguenza sentimentale.
K diventa sempre più sicuro di sé al punto tale da pensare di poter fare a meno della sua psicologa e di aver raggiunto il suo ideale di vita e felicità. Ma sarà davvero così?


Forse, tra le righe, Koren Shadmi ci sta dicendo che il passaggio da un mondo in cui conoscere una persona e portarsela a letto richiedeva tempo e applicazione a uno in cui tutto diventa così facile da favorire la serialità è qualcosa con cui ancora dobbiamo fare i conti, rispetto al quale non siamo ancora del tutto attrezzati emotivamente e psicologicamente, e in cui ancora non siamo in grado di ricercare un virtuoso giusto mezzo.
Internet fa ormai parte delle nostre vite e le ha cambiate profondamente in moltissimi ambiti, compreso quello della sessualità e dei sentimenti. E come sempre quando abbiamo a disposizione strumenti e possibilità nuove, è necessario un tempo di adattamento evoluzionistico che permetta al genere umano di farne un uso che sia possibilmente vantaggioso e non autodistruttivo. Dall’albo di Shadmi sembrerebbe che la fase costruttiva sia ancora di là da venire.
Voto: 3,5/5
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