mercoledì 4 maggio 2016

Incendi estivi / Giulia Sagramola

Incendi estivi / Giulia Sagramola. Milano: Bao Publishing, 2015.

Un graphic novel "piccolo", e non nel senso delle dimensioni, ma perché racconta una storia "piccola" che inizia e finisce nel breve trascorrere di un'estate. È l'estate in cui la diciottenne Rachele sta prendendo la patente e ha parecchie decisioni davanti a sé: se fare domanda per trascorrere l'ultimo anno di liceo in Australia, se trasformare l'affettuosa amicizia con Stefano in una storia vera, se interferire con la vita e le scelte della sua sorella minore, Sabrina, che trascorre il tempo in chat e ha molto successo tra i ragazzi.

Sarà un'estate caratterizzata da numerosi incendi che devasteranno le colline poco fuori il paese in cui questi ragazzi vivono, ma anche di numerosi incendi interiori che coinvolgono le loro giovani vite ancora confuse e ancora incapaci di prendere una forma ben definita.

L'albo di Giulia Sagramola continua il filone - apparentemente interminabile - dei racconti a fumetti (in buona parte autobiografici) che raccontano la fase confusa dell'adolescenza e della prima giovinezza, in quel tentativo di catarsi interiore di un'età della vita per sua stessa natura irrisolta.

In questo caso specifico, senza aggiungere niente di particolarmente innovativo e originale a questo filone, l'autrice dimostra però di essere particolarmente brava nel rappresentare la confusione interiore che caratterizza quell'età, una confusione che consiste sostanzialmente nella difficoltà a introdurre una vera relazione causale tra quello che si desidera e come ci si comporta, con il risultato che quanto accade frequentemente ci spiazza e ci lascia insoddisfatti.

Da un punto di vista grafico, Giulia Sagramola lo fa con disegni molto semplici, che sono perfettamente congruenti rispetto allo scopo perseguito, ma - a mio modo di vedere - un pochino anonimi, perché non hanno né la potenza emotiva del tratto stilizzato né la dovizia di particolari di un disegno fatto di dettagli. Su questo tratto semplice insiste una bicromia virata sui toni del giallo che variano mese per mese man mano che l'estate procede, facendosi sempre più infuocata - in tutti i sensi -, fino al ritorno alla quotidianità, forse con qualche passettino in più fatto verso l'età adulta.

Voto: 3/5

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