sabato 31 gennaio 2009
Milk
Davvero un gran bel film... Da un punto di vista cinematografico ho trovato fantastica la mescolanza tra immagini di repertorio e fiction, che a tratti crea anche qualche dubbio di attribuzione; belli anche i fermi immagine fotografici, il montaggio, i colori, la straordinaria ricostruzione degli anni Settanta... Grandiosi gli interpreti; qualche volta ho avuto la sensazione che alcuni fossero un po' sopra le righe (ad esempio di fronte alll'insistenza del movimento del braccio di Sean Penn durante i discorsi pubblici), ma sui titoli di coda, vedendo gli originali, ho capito che la recitazione era il risultato di un sapiente studio dei personaggi reali... Per quanto riguarda i contenuti, il film e' forte, realistico, commovente, ovviamente si avvantaggia della forza di una vicenda realmente accaduta. Triste verificare che i discorsi degli oppositori non siano cambiati a trent'anni di distanza, triste riflettere sul fatto che nonostante i progressi tanto e' ancora fermo li'; e questi ultimi non sono certo anni illuminati da questo punto di vista. Semmai e' aumentata l'ipocrisia del politically correct e del gay friendly, che nasconde invece ancora paura e diffidenza verso cio' che non si conosce e che dissimula dietro presunti valori morali universali un profondo razzismo. E il messaggio del film e' sempre e soltanto uno, la speranza del cambiamento, quella che America ed Europa incarnano oggi in Obama e che probabilmente dara' a Sean Penn e al film un posto di primo piano nella notte degli Oscar.
Voto: 4/5
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
E io invece ieri sera me ne sono andata a circa metà spettacolo.
RispondiEliminaNonostante il tema sul quale non credo un cittadino civile possa trovare da dissentire, l'ho trovato noioso e non ne sono mai stata davvero catturata. Stavo sempre "vedendo il film", non vi ero mai dentro. E non credo che sia perché non sono omosessuale. Del resto non sono stata mai reclusa in un campo di concentramento o in attesa della pena di morte o cercando di far uscire da una ingiusta detenzione qualcuno o nel regno di Fantasia o... eppure partecipo con pathos ai film (a volte anche troppo pathos).
Eppure non mi sono sentita partecipe. Non ho mai sentito la telecamera "alzarsi" e far vedere nel dramma di una categoria di persone il dramma di altri.
Per questo la noia, nonostante i numerosi eventi del film, ha preso il sopravvento. Ma forse era anche la fame che mi ha spinto a tornare a casa e mangiarmi prosciutto e mozzarella!
Agnese
Beh, i film sono belli per questo... perché il giudizio è soggettivo e perché dipende dal momento in cui lo vediamo... Io comunque ho trovato che il film si rivolgesse non solo a una categoria di persone e che fosse capace di parlare a tutte le minoranze e a tutti coloro che si trovano nella necessità di difendere i propri diritti. Comunque, ripeto... adoro i film proprio per quanto può essere diverso il giudizio da persona a persona... Basta guardare il dibattito che si è scatena e si scatena ogni anno sugli Oscar...
RispondiElimina