Personalmente non conoscevo Gursky, e solo dopo aver deciso di andare a vedere questa mostra ho raccolto qualche informazione su di lui.
Artista tedesco, nato a Lipsia nel 1955, allievo di Bernd e Hilla Becker, Gursky è noto soprattutto per le sue fotografie di grande formato, che spesso - anche grazie agli interventi in postproduzione - indagano sulla contemporaneità, e in particolare sul turbocapitalismo, sul paesaggio nell'antropocene, sulle moltitudini, sulla globalizzazione, e lo fa spesso ingaggiando una specie di sfida visuale con lo spettatore.
Nella mostra del MAST, organizzata in occasione dei 10 anni della Fondazione, il curatore Urs Stahel ha scelto insieme allo stesso Gursky 40 fotografie in tutta la produzione dell'artista, dai primi lavori a quelli più recenti, con una prevalenza delle immagini di grande formato cui si alternano fotografie di minori dimensioni, ma sempre coerenti sul piano dei contenuti.
Noi nella foto dei tulipani |
Quasi tutte le fotografie di Gursky sono il risultato di forme di interpolazione, sovrapposizione tra più immagini, interventi in postproduzione, che però non sono mai fini a sé stessi, in quanto producono un impatto rilevante e uno specifico significato sullo spettatore, indotto così a riflettere su concetti e temi che la fotografia semplice non riuscirebbe a produrre.
Una bellissima scoperta e una interessantissima mostra.
Voto: 3,5/5
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