
La musica degli Of monsters and men in realtà è molto più conosciuta del loro nome, dal momento che alcuni dei loro singoli sono stati utilizzati in colonne sonore di importanti film (per esempio, Silhouettes in Hunger games: La ragazza di fuoco e Dirty Paws in I sogni segreti di Walter Mitty di Ben Stiller), nonché in famose campagne pubblicitarie; anche se - a dire il vero - io li avevo cominciati ad ascoltare ben prima che le loro sonorità diventassero così popolari ;-)

Il cuore della band è rappresentato dalla giovane cantante e chitarrista Nanna Bryndís Hilmarsdóttir e da Brynjar Leifsson, un suo compagno di scuola con cui ha condiviso la passione per la musica e avviato questo progetto. Accanto a loro un cantante-chitarrista, un bassista e un batterista.
Nell'esibizione romana il gruppo è completato anche da un tastierista e due donne ai fiati.

I due cantanti del gruppo hanno dimostrato di essere magnetici e trascinanti: in particolare, Nanna Bryndís Hilmarsdóttir ha portato nella cavea dell'Auditorium il mistero dei paesaggi islandesi con la sua aria eterea e complice, mentre Brynjar Leifsson con la sua non alta statura e la sua corporatura robusta, nonché con la sua voce affascinante e graffiante, ci ha trascinato nel mondo magico degli dei minori dell'isola dei ghiacci (nonostante la serata quasi bollente).

Gli Of monsters and men non lesinano sulla musica. Ci presentano diverse canzoni del loro nuovo album, ma ci propongono quasi tutti i loro successi, quelli con i quali sono diventati famosi e sui quali il pubblico si scatena nel ballare e cantare.

Ma quand'è che impareremo (e lo dico anche per esperienza diretta in altri contesti) a superare istituzionalmente (e non per la comprensione del singolo) certe regole assurde e obsolete che sono ridicole anche solo per chi deve farle rispettare? (Io comunque un po' di foto le ho fatte lo stesso... ;-))
Voto: 3,5/5
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