venerdì 2 agosto 2013
I Kings of Convenience a Villa Ada, 24 luglio 2013
Ed eccomi di nuovo a villa Ada a distanza di pochi giorni dal precedente concerto, questa volta ad ascoltare i Kings of Convenience.
In passato ho ascoltato moltissimo la musica di questo duo musicale e penso di avere praticamente tutti i loro CD, che si contraddistinguono per i loro meravigliosi titoli ossimorici (Declaration of Dependence, Quiet s the new loud, Riot on an empty street ecc.).
Ultimamente li ho ascoltati molto di meno (anche perché è dal 2009 che non esce un loro album), ma ci sono rimasta affezionata. Così, dopo averli visti molto giovani e timidi diversi anni fa sempre a villa Ada, sono tornata per vedere quanto e come sono cresciuti.
Erlend Øye e Eirik Glambæk Bøe sono due ragazzoni di Bergen. Il primo alto e dinoccolato, rosso di capelli, con gli occhialoni spessi, e i pantaloni di colori improbabili, il secondo molto carino ed educato, con le camicie sempre stiratissime.
I due suonano insieme ormai da oltre 15 anni e si intendono alla perfezione. Eirik rappresenta la certezza, quello su cui si può sempre contare. Erlend è la mente vera, il genio musicale del duo, quello che può trasformare una serata di buona musica in un evento musicale a cui valeva davvero la pena di partecipare.
E così è stato a villa Ada. Erlend ha suonato improvvisando, cambiando gli arrangiamenti delle canzoni (seguito a ruota da Eirik), ha cantato, ha ballato nel suo modo buffo e divertente, ha chiacchierato con il pubblico (in buona parte in italiano, visto che da un po' vive anche a Siracusa di cui è cittadino onorario), ha fatto spettacolo coinvolgendo il pubblico in performance visivamente e acusticamente molto belle (come quando ha costretto tutti ad accovacciarsi e poi ad alzarsi in piedi tutti insieme, ovvero quando ha fatto cantare il pubblico dividendolo in settori).
Dopo un po' di canzoni del loro repertorio più tipico, quelle che più chiaramente li fanno identificare con il new acoustic mouvement, è salita sul palco la loro band di supporto formata da due italiani (uno dei due è anche il loro produttore, Davide Bertolini) e un inglese che ha consentito al duo di eseguire alcuni dei loro pezzi più classici in una versione trascinante che ha entusiasmato il pubblico.
Non è mancata la bellissima cover de I Giganti Una ragazza in due di cui tutto il pubblico ha cantato il ritornello.
Alla fine il bis era praticamente inevitabile, e così i due sono tornati sul palco - visibilmente contenti - per suonare e cantare ancora due canzoni.
Mi sa che i Kings of Convenience hanno un feeling speciale con l'Italia e per questo i loro concerti in terra italica non vanno assolutamente persi.
Voto: 4/5
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