Nonostante tutto / testi e disegni di Jordi Lafebre; colori Clémence Sapin e Jordi Lafebre. Milano: Bao Publishing, 2021.
Che dire? Non sono particolarmente romantica o almeno non lo sono in senso tradizionale, ma ogni tanto leggere un graphic novel ben scritto, ben disegnato e pieno di romanticismo fa molto bene al cuore.
Jordi Lafebre ci racconta una storia d’amore, quella tra Ana e Zeno. E fin qui niente di strano.
Il fatto è che il racconto procede al contrario; inizia dalla fine, quando i due si incontrano dopo molto tempo e ormai avanti con gli anni, e procede a ritroso a rivelarci le tappe salienti di questo rapporto. Del resto, Zeno studia fisica e apprendiamo fin da subito che ha da poco terminato un dottorato, che lo ha impegnato tutta la vita, volto a dimostrare che il tempo che noi siamo abituati a vivere in avanti, può teoricamente tornare anche indietro, perché la materia e l’energia liberate tendono al caos e alla dispersione, ma a fronte di determinati eventi possono ricomporsi all’ordine iniziale.
E questa è probabilmente la metafora più potente dell’amore tra Ana e Zeno, uniti dal caso, poi separati dalle scelte e dai caratteri di ciascuno, tenuti legati nel tempo e attraverso vite molto diverse da una indissolubile connessione, e poi ritrovatisi al punto di partenza.
La storia d’amore di Nonostante tutto è per certi versi una storia d’amore classica, una tipica storia impossibile che vince il tempo e le distanze, e però a guardarla da vicino è una storia moderna e originale: c’è una donna che fa le sue scelte, che ha una famiglia ma non rinuncia alla carriera, che è forte e fragile al contempo, ma si fa rispettare e sa amare di un amore diverso due uomini; c’è un uomo che non sa stare fermo in un posto, né in una relazione, che ha bisogno di andare lontano, di esplorare, di rischiare, di girare il mondo, eppure è “fedele” per tutta la vita all’amore per una donna. Questa coppia è fatta di due persone che rispettano quello che sono, che si lasciano andare, che sono in grado di superare la gelosia, che non si ostacolano vicendevolmente, il cui amore forse proprio per questo dura tutta la vita. Però intorno a loro ci sono altre persone, altri rapporti, altri amori, non meno importanti, che fanno l’interezza di vita di ciascuno di loro.
Nonostante tutto è una riflessione su un’umanità in cui convivono caos e ordine, libertà e stabilità, avventura e quotidianità, sogni e realtà, coppie di opposti destinati per sempre alla ricerca di un equilibrio mai definitivo, bensì sempre precario, nella cui precarietà risiede però la straordinaria bellezza di questa vita. Tutti gli stati che attraversiamo sono tappe del nostro percorso, momenti di fugace perfezione all’interno dei continui rimescolamenti della nostra esistenza, nella continua ricerca più o meno conscia di punti fermi.
I disegni di Jordi Lafebre sono molto belli, così come i colori realizzati insieme a Clémence Sapin; i personaggi mi sono sembrati tutti in qualche modo ispirati a personaggi famosi, quasi iconici, e per quello ci risultano familiari, ma ricchi di mille espressioni. Il tono è a suo modo favolistico, non a caso tutti i protagonisti, quelli principali, così come i comprimari, sono adorabili e animati da sentimenti positivi.
In questo senso è una lettura corroborante; non stupida, ma riconciliante. E ogni tanto c’è bisogno di riconciliarsi con la complessità delle nostre esistenze, sognando che una qualche forma di ricomposizione sia possibile.
Voto: 4/5
lunedì 12 aprile 2021
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