Lì per lì siamo un po' spiazzati ma - come dice M. - bisogna farsi sorprendere dalla vita e così, facendo a turno - visto che la bellissima border collie Tara non può entrare - andiamo a scoprire questa mostra.

Si tratta di tre spazi espositivi che raccolgono le fotografie con cui Tano D'Amico ha raccontato il Movimento del '77, seguendolo nei luoghi, negli episodi e nei volti più significativi, e i disegni e gli scritti dadaisti che Pablo Echaurren ha pubblicato - principalmente, ma non solo - su Lotta continua.
L'allestimento è completato da bellissime citazioni degli stessi Echaurren e D'Amico sulla fotografia e sul Movimento, nonché da riproduzioni dei testi di alcune lettere e scritti di giovani sconosciuti che del Movimento hanno fatto parte. Una saletta è dedicata alla visione di un video in cui D'Amico ci racconta la storia delle sue fotografie e l'atmosfera di quegli anni.

Le foto di D'Amico sono di grande impatto emotivo e certamente meritano una valutazione che vada al di là della semplice documentazione di un fenomeno, dal momento che dimostrano un occhio fotografico e una qualità compositiva di tutto rilievo.

Ovviamente la mostra suscita anche molte riflessioni su quel momento e sui suoi esiti, sull'eredità che ha lasciato e su certi suoi fallimenti. Ma su questo non mi sento la persona più adatta a esprimermi perché non ho competenze né ho fatto approfondimenti sufficienti in merito.
Voto: 4/5
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