Nella stessa location dove avevo visitato qualche tempo fa la mostra dedicata a Letizia Battaglia (di cui mi accorgo solo ora di non aver fatto alcun post), è attualmente in corso la mostra Narciso. La fotografia allo specchio, promossa dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, e organizzata da Electa con la cura di Nunzio Giustozzi.
Si tratta di una mostra che si sviluppa attraverso 78 fotografie di una quarantina di autori, da quelli notissimi come Robert Capa, Lisetta Carmi, Robert Doisneau, Frank Horvat, Inge Morath, Helmut Newton, Ferdinando Scianna, a quelli - almeno per me - un po' meno noti, come Simon Annand, Ilse Bing, Claude Cahun, Burt Glinn, Guido Harari, Richard Kalvar, Astrid Kirchner, Hiroji Kubota, Simone Martinetto, Duane Michals, Jeanloup Sieff e Wanda Wulz.
Il tema dello specchio è stato ispirato dalla realizzazione ad aprile, nello spazio delle terme, dello specchio d'acqua con i giochi e i riflessi (installazione che tornerà a settembre), e attraverso il percorso - articolato in tre sezioni - è esplorato in tutte le sue sfaccettature, secondo le linee di creatività dei fotografi in mostra. Dai doppi alle autorappresentazioni, dalle maschere alle deformazioni, dai molteplici io alle introspezioni.
Lo scenario nel quale la mostra è collocata è parte dello spettacolo, e chi non è mai stato alle terme di Caracalla può cogliere l'occasione della esposizione per conoscere meglio questo straordinario monumento e i bellissimi mosaici che ancora si possono ammirare nei suoi ambienti.
Il terzo e ultimo spazio in cui si sviluppa la mostra, la cosiddetta natatio, è sicuramente quello più suggestiva con gli espositori che offrono in visione fotografie su entrambi i lati e vanno a costituire un quasi labirinto all'interno del quale i visitatori si perdono e si inseguono. In questo caso tra gli espositori delle foto sono collocati anche alcuni specchi fronte-retro che permettono anche ai visitatori-fotografi di fare i loro esperimenti di doppi e rappresentazioni.
Chi non ha mai visitato le terme di Caracalla ha una "scusa" in più per andarci, combinando la visita alla mostra a quella del sito archeologico. Devo dire però che, per quanto mi riguarda, dopo aver visitato la mostra della Battaglia, con un allestimento simile e foto di grandissimo impatto, questa seconda esposizione mi è parsa più debole e ripetitiva. Non che non ci siano grandi fotografie, ma l'insieme risulta meno potente, e l'effetto "wow" dell'allestimento funziona meno nel momento in cui lo si è già sperimentato una volta.
Sono uscita dunque un po' delusa, ma pensando - anche grazie alla bellissima luce del tramonto - che la location è perfetta per sperimentare con le fotografie e può essere che io ci torni anche solo per questo.
Voto: 2,5/5
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