Quel che resta del sogno / Yumi Sudō; trad. di Federica Lippi. Granarolo dell'Emilia: Dynit Manga, 2021.
Il manga di Yumi Sudō racconta la storia di due donne, Kiyoko e Mitsu, una storia che inizia nel Giappone post-bellico per arrivare ai giorni nostri. In realtà la narrazione procede a ritroso. Kiyoko ha infatti ormai 85 anni, una figlia, una nipote e una pronipote, e la sua memoria comincia a dare segni di cedimento, così come le sue facoltà cognitive. Un giorno riceve inaspettatamente la visita di Mitsu che non vede da molto tempo. Da questo incontro inizia un lungo flashback, che non necessariamente procede in ordine cronologico e che ci permette di ricostruire la storia – in parte dolorosa – di queste due donne, incontratesi e innamoratesi ai tempi della scuola, in un momento storico nel quale il loro amore non era accettato dalla società e non poteva essere vissuto fino in fondo.
Le due donne – invero molto diverse nel carattere ma anche cresciute attraverso la loro relazione – faranno scelte molto differenti, che – a parte brevi momenti di avvicinamento e limitate possibilità di poter vivere il loro amore – le condurranno lontane l’una dall’altra: Kiyoko verso il matrimonio e una vita familiare molto tradizionale, Mitsu verso una carriera lavorativa con sempre maggiori successi, ma una vita affettiva molto solitaria.
La storia di Kiyoko e Mitsu diventa anche l’occasione per riflettere su una società giapponese (ma ovviamente la cosa non riguarda solo il Giappone) che, con la sua rigidità e i suoi pregiudizi, ha condannato molte persone all’infelicità.
Yumi Sudō racconta questa storia con delicatezza e misura, facendo emergere le specificità individuali delle due protagoniste e senza calcare la mano sugli aspetti più dolorosi, ottenendo il non disprezzabile risultato di rendercela vicina ed empaticamente valida indipendentemente dalla condizione e dalle scelte individuali.
Voto: 3/5
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