La taverna di mezzanotte. Tokyo stories / Yaro Abe. 5 voll. Milano: Bao Publishing, 2020-2022.
Ricevo i 5 volumi de La taverna di mezzanotte come graditissimo regalo di compleanno. Avevo in realtà già sentito parlare della serie Netflix Midnight diner, ma S. dopo averne viste alcune puntate me l'aveva sconsigliato. Lei stessa ha poi scoperto che la serie è tratta appunto da questo manga di Yaro Abe e così ha convinto gli altri amichetti a optare per questo regalo.
Diciamo che era difficile sbagliare: La taverna di mezzanotte mette insieme due mie grandi passioni, ossia il Giappone (con tutte le sue particolarità) e il cibo (ovviamente giapponese). Protagonista di queste brevi storie a fumetti è una taverna che sta aperta da mezzanotte alle sette di mattina e che nel menu esposto ha un solo piatto, anche se in realtà il gestore è in grado e disponibile a preparare qualunque piatto a patto di avere gli ingredienti giusti.
Ogni racconto è una storia a sé e quasi sempre parla della storia di una persona che emerge attraverso uno specifico piatto: ricordi di infanzia, amori perduti, rapporti d'amicizia, a testimonianza di quanto con il cibo abbiamo un rapporto affettivo prima ancora che legato alle necessità corporee.
Gli avventori della taverna sono le persone più varie: da poliziotti a gangster, da donne che lavorano nei locali notturni della zona ai loro clienti, da gente che abita in zona e soffre di insonnia, a persone di passaggio. Ci sono poi anche i clienti abituali, quelli con cui facciamo a poco a poco la conoscenza e che ritornano più volte nel corso dei cinque volumi, e altri clienti che da occasionali diventano a loro volta frequentatori piuttosto assidui della taverna.
Nel mentre conosciamo tante varianti dei piatti della cucina giapponese, le tradizioni di numerose parti del Giappone (visto che molti clienti provengono da fuori Tokyo), i riferimenti a canzoni, film, fumetti, serie tv della cultura giapponese (per noi quasi totalmente sconosciuti), e soprattutto le vite di tanti individui, con i loro pregi, i loro difetti, le fortune e le sfortune, gli amori e i disamori, gli incontri inaspettati, le svolte improvvise.
In cinque volumi i piatti raccontati e mangiati sono tantissimi, e anche i personaggi (in alcuni casi i volti si confondono persino); le storie a volte risultano in parte un pochino ripetitive, eppure non si vorrebbe mai smettere di leggerle, perché c'è un'ironia, una grazia, una leggerezza in ognuna di esse che non può non conquistare l'animo del lettore.
Buffo anche che di tanto in tanto il gestore della taverna si rivolga direttamente al lettore e chiami persino in causa l'autore, protagonista di alcuni divertenti camei.
Forse a posteriori penso che avrei dovuto centellinare di più la lettura e tenere La taverna di mezzanotte come lettura di sottofondo, gustandomi ogni storia fino in fondo, ma la mia abituale voracità (con il cibo e anche con la lettura) ha avuto la meglio anche in questa occasione.
Voto: 4/5
Yaro Abe ha uno stile adorabile. Semplice e poetico ma mai banale, ti consiglio, se non li hai ancora letti, Maldestro dalla nascita e Mimikaki, sempre editi dalla Bao, altrettanto deliziosi!
RispondiEliminaGrazie Babol! Avevo già iniziato a verificare gli altri titoli di Yaro Abe disponibili... Ho già messo in lista Mimikaki :-)
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