Queste vacanze di Natale non offrivano molto a livello cinematografico, degna conclusione di un anno che personalmente non ho trovato memorabile. Se poi la scelta la si deve fare tra i cinema di una provincia meridionale le possibilità diventano ancora più limitate.
E così io e mia sorella decidiamo di recuperare Assassinio sull'Orient Express che nelle sale è uscito già da un po' e infatti è programmato in orari un po' ballerini.
Ma eccoci al cinema a vedere questa versione branaghiana del grande classico di Agatha Christie, di cui io però – e forse per fortuna – non ricordo assolutamente niente.
Kenneth Branagh – nella doppia veste di attore principale e regista, come spesso accade per i suoi film – è sempre molto a suo agio con testi letterari classici o che sono ormai diventati classici, e li porta al cinema con grande dispiegamento di mezzi sia dal punto di vista delle ambientazioni e delle scenografie, sia dal punto di vista del cast di attori.
L'assassinato dell'Orient Express è infatti un Johnny Depp sempre più sfatto, mentre tra i passeggeri ci sono Judi Dench, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe, Penelope Cruz.
Il film scivola via gradevole – anche visivamente (ho apprezzato molto il piccolo “quasi cortometraggio” iniziale ambientato tra Gerusalemme e Istanbul) - e con la giusta dose di suspence.
Hercules Poirot è arguto, antipatico, autocompiaciuto e vanitoso al punto giusto, ma anche insolitamente romantico (sospira più e più volte alla fotografia dell'amata Katherine) e consapevole delle proprie idiosincrasie, tra cui quella ricerca di ordine che gli consente di individuare i dettagli "fuori posto", determinanti per la soluzione dei casi.
La scena finale in cui i dodici passeggeri dell'Orient Express sono seduti a un tavolo sotto una galleria (con un richiamo visivo fortissimo all'Ultima cena di Leonardo) di fronte a Hercules Poirot che spiega loro come ha dipanato il caso e chi è il colpevole è decisamente affascinante.
Si esce dal cinema soddisfatti di fronte a un film cinematograficamente quasi impeccabile. Peccato che, appena usciti dal cinema, tutto decanti con una rapidità sorprendente senza lasciare tracce.
Voto: 3/5
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