Come svanire completamente / Alessandro Baronciani. [Autoprodotto], 2016.
Ed ecco qui sul mio tavolo questo strano oggetto che è il nuovo lavoro a fumetti di Alessandro Baronciani, risultato di un progetto nato un bel po' di tempo fa e per il quale l'autore ha chiesto l'aiuto del pubblico aprendo una sottoscrizione denominata "Adesso o mai più".
Come ha spiegato Baronciani in diverse interviste (ad esempio qui e qui), sarebbe stato impossibile seguire un iter tradizionale o passare attraverso la mediazione editoriale classica per pubblicare un lavoro come questo e per questo ha scelto la strada del crowdfunding.
Ma che cos'ha di tanto speciale questo lavoro? Come svanire completamente è un cofanetto a forma di libro. Quando lo si apre, all'interno ci troviamo qualche decina di librettini spillati in formato A6 e tenuti insieme da fascette di carta, delle polaroid disegnate in una busta, delle cartoline, degli scontrini, la mappa di un luogo. Poi un altro foglio con i nomi dei sottoscrittori e brevissime istruzioni per l'uso, quelle in cui Baronciani ci dice che possiamo cominciare la lettura dove vogliamo e completare a mente, ma possibilmente leggendo tutto in una volta.
Così, una sera in cui ero un po' febbricitante ho letto tutto. Comprendo che al centro della storia c'è una ragazza, o forse una sirena approdata sulla terra, che si innamora di un ragazzo e che gira dei video su di sé per lasciare delle tracce; ma un giorno la storia finisce e intanto questo ragazzo è diventato ormai vecchio.
Quello che c'è nella scatola sono pezzi di questa storia, una specie di testimonianze concrete del fatto che l'esistenza di questa ragazza non è stata solo un sogno, ma una realtà.
Però dopo aver letto tutti i librettini sono sicura che qualcosa mi è sfuggito, perché non ho capito proprio tutto. Così do la colpa alla febbre e rimando a un momento migliore un secondo tentativo, che arriva qualche giorno dopo.
Metto tutti questi librettini sul letto e, forte del fatto di averli già letti una volta, provo a ricostruirne la sequenza temporale, anche osservando meglio particolari e disegni. E probabilmente qualche filo temporale si riconosce. Ma alla fine i conti non tornano.
Del resto l'autore in una intervista tiene a precisare che non si tratta di un puzzle e dunque il quadro completo non verrà mai fuori, e dunque spetta al lettore completare e dare un senso a una storia i cui frammenti non consentono di farsi un'idea completa.
Forse si tratta di una leggenda o di una favola, o forse ancora questo racconto è una metafora di una narrazione che si fa sempre più frammentaria ma al contempo in qualche modo persistente grazie all'aumento esponenziale delle testimonianze del proprio svolgersi attraverso video, fotografie, oggetti.
Un bel gioco quello che Baronciani ha messo in piedi con il lettore e che si è svolto a cavallo tra il Web, in una dimensione dunque immateriale, e la fisicità di una scatola di cartone con il suo contenuto.
Voto: 3,5/5
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